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giovedì 9 maggio 2024
 
 
 
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Il progetto d'autonomia presentata dal Marocco per il regolamento della questione del Sahara è una " iniziativa portatrice di speranza" chi procede di " l'impegno reale" del Marocco a favore di una soluzione politica definitiva; un conflitto che estrae, troppo da a lungo, la stabilità politica e geostrategica come pure l'unità del Magreb e del continente africano, ha indicato il sig. Bakary Sambe, esperto in politica internazionale e relazioni arabo-africane.



Il Sig. Sambe, che è anche indagatore all'Istituto degli studi sulle civilizzazioni musulmane a Londra, ha sollevato, in un'analisi, che proponendo questo progetto d'autonomia, salutato dalle grandi potenze, il Marocco " ha appena posto un atto molto che illustra il suo interesse innegabile per le soluzioni politiche dei conflitti in Africa".

Ricorda che il progetto rappresenta una risposta favorevole che il Marocco porta all'appello del Consiglio di sicurezza dal 2004 a " continuare a cooperare interamente con l'ONU per porre fine a l' vicolo cieco attuale e progredire verso una soluzione politica".

Il Marocco si è così iscritto in una dinamica positiva e costruttiva prendendo l'impegno di realizzare uno statuto d'autonomia della regione del Sahara, indica il ricercatore, aggiungendo che il regno " prova, così, a ridare a questa regione tutto il suo posto ed una più grande responsabilità nel processo di costruzione del paese sui piani economici, sociali e politici senza discriminazione né esclusività".

Si tratta, ha aggiunto, di un'iniziativa che mira a creare le condizioni di un processo di dialogo e di negoziato che dovrebbe risultare in una soluzione politica e pacifica che sia accettata da tutte le parti.

" In quest'iniziativa, Rabat ha chiaramente mostrato che non escludeva nessuna parte, il più importante essendo di risolvere un conflitto che ha ostacolato la costruzione del grande Magreb che deve rispondere alle grandi sfide della mondializzazione" , nota il sig. Sambe, sottolineando che la scrittura di una nuova pagina della storia della regione che spetta a tutto il Magreb dovrebbe, dopo i vari aspetti del progetto, passare per una manifestazione di buona volontà di tutte le parti cogliendo quest'occasione.

" In questo senso, le autorità marocchine sembrano impegnarsi in un negoziato serio e costruttivo nell'obiettivo di creare un nuovo clima di confidenza" , aggiunge il ricercatore, precisando che il progetto esprime chiaramente la disposizione del Marocco da cooperare con il segretario generale dell'ONU ed il suo inviato speciale.

 Il ricercatore spiega che " nell'elaborazione del progetto, è stata data importanza alla messa in atto di organi che fungono da veri attrezzi di sviluppo autogestito di una regione alle potenzialità effettive ed alle risorse umane di grande valore".


" Iscrivendosi in una logica che non vuole chiudersi né nella discriminazione né nell'esclusiva, il progetto è guidato da uno spirito di apertura ma veglia anche ad una trasparenza nella gestione dell'autonomia" , sottolinea l'esperto, rilevando che il progetto d'autonomia veglia ad una migliore implicazione di questa regione negli affari d'interesse nazionale che garantisce un'ampia partecipazione al processo di sviluppo economico e sociale del paese.

Nota, d'altra parte, che " le dichiarazioni fatte da l' Inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per Sahara, sotto intenditore l'implicazione di paesi stranieri, in particolare l'Algeria, ha permesso di osservare meglio il carattere geostrategico del conflitto che ha ostacolato, molto spesso, l'avanzata verso una soluzione negoziata e reciprocamente adottata".

 " Se l'iniziativa marocchina mira a ricercare una soluzione politica ed un'uscita felice, occorre sottolineare anche che i negoziati non possono essere completi ed utili senza una partecipazione di tutte le parti" , aggiunge il ricercatore, che chiama queste stesse parti ad essere animato di una volontà politica simile a quella del Marocco.

Il ricercatore sottolinea, d'altra parte, soltanto " questa nuova era inaugurata dall'elaborazione di un progetto nutrito dell'attitudine conciliatoria e con una diplomazia sempre attivamente impegnata nella ricerca di soluzioni politiche offre un'opportunità rara a tutte le parti coscienti della necessità di pace e di stabilità in Magreb ed in Africa".

 " Questo contributo attivo alla messa in atto di un clima di fiducia, se è apprezzata al suo valore giusto dalle altre parti, potrebbe essere un impegno di successo dello progetto" , aggiunge il ricercatore.

 " Il lavoro di spiegazione (del progetto) è oggi più che necessario nei confronti della sfida che rappresenta la risoluzione del conflitto per il ritorno così auspicabile del Marocco nella famiglia africana e la sua migliore dichiarazione sulla scena internationale" , spiega.

 Ritornando sugli echi favorevoli suscitati alla scala internazionale per l'iniziativa marocchina, il sig. Sambe ricorda in particolare la posizione dell'ex- inviato personale del segretario generale dell'ONU, il sig. Peter Van Walsum, che ha qualificato l'indipendenza del Sahara di " irrealista" o anche quelle di paesi arabi, degli Stati Uniti e della Francia a favore dell'integrità territoriale del Marocco.

Queste posizioni " sono elementi più di venuti a consolidare quest'iniziativa che ha avuto un eco favorevole tanto in Europa che in Africa, regione a lungo divisa per questo conflitto de plus di trenta anni" , aggiunge, sottolineando che intellettuali africani di ogni bordo, interessato del successo del processo avviato, sono anche implicati in questo lavoro di persuasione.

" Nei confronti del posto del Marocco in Africa, la risoluzione del conflitto permetterebbe il suo ritorno nella grande famiglia africana che gli permetterebbe di svolgere il suo ruolo motore tanto che economico; in termini di leadership" , indica il ricercatore, sottolineando che " il Marocco, che si distingue dai suoi vicini magrebini con una forte implicazione africana, dispone di un vantaggio di direzione ineguagliabile in Africa rispetto ai suoi vicini".

 Ricorda in particolare, in questo senso, la partecipazione attiva del Marocco al processo di costruzione dell'unità africana, in particolare nel quadro del gruppo detto di Casablanca.

 

Fonte: MAP


- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas - 

 

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