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domenica 12 maggio 2024
 
 
 
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In risposta all'appello reale " la patria è clemente e misericordiosa" , due Sahariani, una donna ed il suo coniuge, hanno riacquistato nella notte di sabato a domenica la madre-patria, il Marocco, che fugge i campi di Tindouf, nel sud-ovest dell'Algeria.



Si tratta di Badiâ Bent M'barek Ould Abdellah (22 anni), della tribù Rguibat Souaâd e del suo coniuge Habouha El Belaoui (23 anni), della tribù Rguibat Ouled schiumò.

In una dichiarazione alla MAP, la signora Badiâ Bent M'barek Ould Abdellah a indiqué che ha deciso di fuggire i campi di Tindouf in risposta all'appello reale " la patria è clemente e misericordiosa" , precisando che le condizioni di vita in questi campi sono diventate insopportabili soprattutto dopo il suo ritorno di città spagnola di Valenza, dove aveva seguito tre anni di studi nel settore di l'infermeria.

Ha aggiunto che dopo il suo ritorno di Valenza, dove essa rimessa dai dirigenti del " polisario" ad una famiglia spagnola, ha constatato la situazione difficile e misera nella quale vivono sequestrati i sahariani che sono privati di libertà e di equità e la cui dignità è sistematicamente ridicolizzata.

La Sig.ra Badiâ Bent M'barek Ould Abdellah ha messo l'accento sulla credibilità dell'iniziativa marocchina d'autonomia ed il suo impatto positivo su sequestrati che aspettano la prima opportunità per fuggire l'inferno del " polisario" e riacquistare la madre-patria.

Il suo coniuge, il sig. Habouha El Belaoui, che aveva attaccato un agente di sicurezza nella città di Smara, prima di fuggire in febbraio scorso a Tindouf, ha indicato, da parte sua che preferisce scontare una pena di prigione in Marocco che di vivere ancora un solo giorno nei campi di Tindouf.

Ha precisato che la situazione tragica che sopportano sequestrati nei campi di Tindouf, non ha assolutamente nulla ad avere con la vita dei comuni dei mortali, considerando l'umiliazione ed alla repressione continue che la caratterizzano.

Il Sig. Habouha El Belaoui ha sottolineato anche la rottura totale tra sequestrati e la " direzione del polisario" chi non controlla la situazione soltanto con il ricorso alla forza ed alla repressione per dissimulare la sua incapacità palese da gestire le cause dei Marocchini sequestrati che attendono l'occasione per riacquistare la madre-patria.

 

Fonte : MAP

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas-

 

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