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mercoledì 1 maggio 2024
 
 
 
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L'ambasciatore rappresentante permanente del Marocco presso l'ONU, Omar Hilale, ha affermato lunedì a New York che la risoluzione 2703 del Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla questione del Sahara marocchino rafforza la visione e la scelta strategiche di Suo Maestà il Re Mohammed VI, a favore della negoziazione, della soluzione pacifica delle controversie e della politica della mano tesa.


"Questa risoluzione rafforza la visione e la scelta strategica di Suo Maestà il Re, a favore del negoziato, della risoluzione pacifica delle controversie e della politica della mano tesa, conformemente al Capitolo VI della Carta delle Nazioni Unite e alle risoluzioni pertinenti del Consiglio di sicurezza", ha sottolineato Hilale nel corso di una conferenza stampa tenutasi a seguito dell’adozione da parte del Consiglio di questa risoluzione che proroga di un anno il mandato della MINURSO.

Accogliendo con favore l’adozione di questo testo, che segna un’ulteriore pietra miliare nella costruzione delle Nazioni Unite per la soluzione definitiva della controversia regionale tra due paesi vicini, il Marocco e l’Algeria, l’ambasciatore ha rilevato che la risoluzione 2703 consacra la saggezza e la lungimiranza collettive del Consiglio di sicurezza, garante della pace e della sicurezza nel mondo, per porre fine a questo problema residuale della guerra fredda.

"Così facendo, il Consiglio si è basato non solo sul diritto e la legalità internazionali, ma anche sul realismo, il pragmatismo e il compromesso", ha spiegato, esprimendo al contempo i suoi ringraziamenti al penholder, gli Stati Uniti, per gli sforzi instancabili profusi per la presentazione e la negoziazione di questa risoluzione.

Il Ministro Hilale ha osservato che, con questa risoluzione, i membri del Consiglio di sicurezza hanno gettato le basi dei sette fondamentali per risolvere la controversia, affermando in primo luogo la preminenza dell’iniziativa marocchina d'autonomia, come unica soluzione seria e credibile a questa controversia, e precisando che, in questo modo, il Consiglio di sicurezza si unisce non solo al Marocco, ma a oltre un centinaio di paesi in tutto il mondo che sostengono tale iniziativa, nel pieno rispetto della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale del Regno.

In virtù di tale risoluzione, il Consiglio di sicurezza ribadisce anche i parametri della soluzione della questione del Sahara marocchino, che non può che essere politica, realistica, pragmatica, duratura e di compromesso. "Così facendo il Consiglio, con buona pace dell’Algeria e del suo proxy, il Polisario, ha firmato il 28esimo atto di morte del cosiddetto referendum, sepolto da oltre due decenni", ha spiegato Hilale.

Per l’ambasciatore, il Consiglio di sicurezza riconferma, nella sua nuova risoluzione, il ruolo dell’Algeria quale principale parte in causa in questa controversia, citandola cinque volte e chiedendole di elaborare la sua posizione al fine di progredire verso una soluzione.

Esso ha parimenti rilevato che l’istanza dell’ONU consacra anche il quadro delle tavole rotonde, con i suoi quattro partecipanti, quale unica via per condurre il processo politico, sottolineando che il Consiglio ha completamente ignorato il rifiuto dell’Algeria di riprendere il suo posto alla tavola rotonda.

Nella stessa occasione, Hilale ha dichiarato che il Consiglio di sicurezza ha espresso profonda preoccupazione per la violazione del cessate il fuoco da parte del gruppo separatista armato Polisario, al quale è stato nuovamente imposto di rispettare la libertà di movimento e di rifornimento della MINURSO.

Il Consiglio di sicurezza si è peraltro rallegrato delle realizzazioni del Regno nel settore della promozione e della protezione dei diritti dell’uomo nel suo Sahara, ha indicato l’ambasciatore, rilevando che il Consiglio sconfessa in tal modo le affermazioni fallaci dell’Algeria e del suo proxy polisariano.

E Hilale di proseguire quello che il Consiglio di sicurezza invoca nella sua 13a risoluzione successiva alla registrazione delle popolazioni sequestrate nei campi di Tinduf e sollecita ancora una volta le organizzazioni umanitarie internazionali a seguire le pratiche delle Nazioni Unite nell’inoltro e nella consegna degli aiuti umanitari, al fine di impedirne l’appropriazione indebita da parte del Polisario e dei responsabili algerini.

L’ambasciatore rappresentante permanente del Marocco presso le Nazioni Unite non ha mancato di esprimere i suoi ringraziamenti ai membri del Consiglio per il loro contributo "costruttivo" e il loro voto a favore di questa risoluzione che proroga fino al 31 ottobre 2024 il mandato della MINURSO.






- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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