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venerdì 3 maggio 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Lo slancio di solidarietà inedito, esemplare ed efficace nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma di Al Haouz prosegue a ritmo sostenuto, con l’arrivo, giovedì mattina presto a Marrakech, di una carovana di solidarietà proveniente dalle province del sud del Regno, che offre una delle più belle illustrazioni di una collettività nazionale coesa, sotto la guida saggia e illuminata di Sua Maestà il Re Mohammed VI.


Ben ottanta camion - rimorchi e semirimorchi - carichi di cibo e di aiuti umanitari (tende, materassi, coperte, vestiti, ecc.), formando una catena virtuosa di solidarietà e di empatia, hanno imboccato la strada della "speranza e dell'ottimismo" dalle città di Laayoune, Boujdour, Smara e Tarfaya, in direzione di Marrakech, con l'unica parola d'ordine: mostrare al mondo che, qualunque siano le circostanze e di fronte alle difficili prove, il Marocco, orgoglioso di Suo Re e delle sue forze vive, rimarrà per sempre unito e solidale dal Nord al Sud da est a ovest.

Una generosità tipica

Sfidando la lunghezza del tragitto, volontari saharawi, uomini e donne, con determinazione e abnegazione e un alto senso di patriottismo e di civiltà, non hanno esitato un solo momento a salire a bordo di questi camion accuratamente ornati con bandiere, ritratti di Sua Maestà Re Mohammed VI e della mappa del Regno, con un gesto molto umano.

"Composta da 80 camion e semirimorchi, questa carovana è partita davanti al Palazzo dei Congressi a Laayoune, come solidarietà ai nostri fratelli colpiti dal sisma", ha riferito, alla MAP, il presidente della Federazione provinciale dei genitori e tutori di alunni di Boujdour, El Kharachi El Moussaoui.

"Siamo fortemente mobilitati dietro Suo Maestà Re Mohammed VI e apprezziamo gli sforzi compiuti dalle autorità in questo senso", ha affermato.

Appello della Nazione

Come le altre carovane di solidarietà inviate dall’insieme delle città del Regno, questo gesto concittadino umano condotto, in tutta simbiosi, da attori associativi, operatori economici e imprese provenienti dalle province del Sud del Regno è la testimonianza eloquente di questa mobilitazione a rispondere all’appello della Nazione, quello della solidarietà e dell’azione mano nella mano per affrontare le sfide che si impongono.

Si tratta di un gesto che illustra, se necessario, che le popolazioni del sud del Regno, mostrando con orgoglio la loro marocanità, restano fedeli ai valori sacri del Regno e mobilitate dietro il Sovrano.

"Noi della regione di Lâayoune-Sakia El Hamra siamo solidali con i nostri concittadini colpiti", ha sottolineato Khadim Allah Habul, membro della Federazione dei genitori degli alunni di Boujdour.

"La genialità femminile è fortemente presente in questa roulotte. Giovani donne volontarie sono venute a compiere il loro dovere nazionale", ha commosso.

L'organizzazione, chiave di successo della Carovana

Dalla sua partenza dalle province del sud del Regno, questa carovana è stata oggetto di un elevato livello di organizzazione, al fine di raggiungere i suoi obiettivi, con tutta la rapidità e l’efficacia richieste in tali circostanze e consentire l’inoltro, in condizioni eccellenti, degli aiuti umanitari alle popolazioni destinatarie.

Scortata da elementi della Caraninieria Reale lungo l’itinerario e le città attraversate, la Carovana della solidarietà ha convogliato gli aiuti in condizioni eccellenti, con diversi scali programmati lungo tutto il tragitto.

Arrivata a Targa sull'autostrada Agadir-Marrakech, la Carovana di solidarietà è stata accolta da rappresentanti delle autorità locali che hanno proceduto all'orientamento dei camion verso il deposito centrale di raccolta degli aiuti alle vittime del sisma di Al Haouz, istituito dalla Fondazione Mohammed V per la Solidarietà.

"Grazie a questa iniziativa, abbiamo dato al mondo lezioni di solidarietà e di aiuto reciproco", ha commentato Lhoucine Harrama, attore associativo di Laayoune.

"Commossi dalla visita che Suo Maestà il Re Mohammed VI ha reso alle persone colpite, noi, come abitanti della regione di El Hamra, siamo venuti anche per portare sostegno e conforto ai nostri fratelli di Al Haouz", ha detto.




- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-


 

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