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sabato 18 maggio 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Una delegazione delle vittime delle gravi violazioni dei diritti dell'uomo commesso dai separatisti del Polisario, attualmente in visita a Londra, ha chiamato la Comunità internazionale ad agire  urgentemente per porre fine al calvario delle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf (sud-ovest dell'Algeria).



I membri della delegazione, il sig. Mostapha Bouh, ex-dirigente del Polisario, Mohamed Lkabch e la signora Rbiaa Azeuini, vecchi prigionieri e la Sig.na Saadani Maaelainine, vittima di deportazione a Cuba, hanno descritto, allora di una riunione giovedì sera con la stampa, il calvario che hanno sopportato quando erano detenuti nei carceri del Polisario nei campi di Tindouf, sul territorio algerino.

Hanno spiegato che la loro visita a Londra si è iscritta nel quadro degli sforzi che mirano a rivelare all'opinione pubblica il vero viso del Polisario che non esita a ricorrere ai metodi più crudeli ad eliminare ogni voce contraria ai suoi scopi separatista.

L'opinione pubblica internazionale, tra cui britannico, deve conoscere la realtà che prevale nei campi di Tindouf e la situazione umanitaria drammatica nella quale vivono migliaia dei Sahariani marocchini presi in considerazione contro il loro gradimento dalla junte del Polisario, ha indicato i membri della delegazione.

Il Polisario sotto l'impulso dei suoi mentors algerini, non cerca che a fare durare il conflitto artificiale crea di qualsiasi parte attorno all'integrità territoriale del Marocco, hanno sottolineato, spiegando che Polisario non dispone di nessuna visibilità politica per una soluzione.

 In questo contesto, i membri della delegazione hanno denunciato le tattiche del Polisario che mirano a sfruttare le sofferenze delle popolazioni sequestrate allo scopo di svuotare maggiormente d'aiuto internazionale.

 I membri della delegazione hanno fatto sapere che abborderanno con i loro interlocutori britannici, oltre alla situazione drammatica che imperversa nei campi di Tindouf, gli ultimi sviluppi che ha conosciuto la questione del Sahara alla luce della proposta d' autonomia presentata dal Marocco.

 In questo senso, hanno sottolineato che il progetto marocchino è stato favorevolmente accolto dalle grandi potenze che hanno visto nella proposta marocchina un'opportunità di avanzare verso un regolamento definitivo della questione del Sahara e di aprire nuove prospettive per l'integrazione nella regione del Magreb arabo.

I membri della delegazione hanno anche tenuto a denunciare la campagna ostile condotta dall'Algeria e Polisario contro il rappresentante personale del segretario generale dell'ONU, il sig. Peter Van Walsum, per avere fatto la constatazione di una realtà, cioè che l'indipendenza del Sahara era un'opzione non realistica.

In occasione della riunione, la signora Azeuini, la Sig.na Maalainine ed il sig. Lkabch hanno consegnato prove pugnanti sulle loro esperienze.

 La Sig.na Maalainine ha in particolare riferito come era stata strappata alla sua famiglia all'età di 17 anni per essere inviato a Cuba.

Ha sottolineato che migliaia di bambini sahariani hanno subito la stessa sorte, spiegando che il polisario del Polisario cerca attraverso questa politica di deportazione forzata, in particolare l'indottrinamento dei bambini sottoponendoli in modo continuo alla sua propaganda.

Questa politica permette anche ai separatisti di fare pressioni sulle famiglie e di rompere i loro legami con la madre patria, il Marocco, hanno detto, sottolineando che il junte che dirige il Polisario non riuscirà mai a distruggere l'attaccamento indefettibile che è sempre esistito tra i Sahariani ed il Marocco.

 Da parte sua, la signora Azeuini ha descritto i suoi lunghi anni di sofferenza e di detenzione arbitraria nei carceri del polisario, sottolineando che la Comunità internazionale deve intervenire per delucidare la sorte di centinaia dei Sahariani portati scomparsi nei campi di Tindouf.
 
I membri della delegazione approfitteranno del loro soggiorno nella capitale britannica per tenere riunioni con alti responsabili del ministero britannico degli affari esteri e di ''Amnesty International'', così che con rappresentanti delle ONG britanniche.

 

Fonte : MAP

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas-

 

 

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