Il Segretario generale ha deplorato che queste continue restrizioni impediscano alla MINURSO di accedere in sicurezza ad alcune delle sue zone di schieramento, al fine di effettuare le pattuglie necessarie e di operare in modo sicuro e affidabile la logistica, la manutenzione e il riapprovvigionamento dei suoi team-siti.
Il Polisario è inoltre accusato dal signor Guterres di bloccare l’accesso della MINURSO alle sue milizie. Nel periodo trascorso, ben 2.407 richieste di visita presentate dalla MINURSO sono state respinte dal Polisario, osserva l'SG dell'ONU nella sua relazione.
A causa di queste continue limitazioni, la MINURSO non è in grado di osservare direttamente il cessate il fuoco o di verificare i dettagli specifici dei singoli incidenti riportati, ha sottolineato l'alto responsabile dell'ONU. La missione è inoltre tenuta a fare affidamento sulle informazioni comunicate dalle parti e che non può verificare in modo indipendente.
Guterres, preoccupato per l'impatto di queste ripetute violazioni del Polisario, ha ingiunto a quest'ultimo di revocare tutte le restrizioni alla libertà di movimento degli osservatori militari, dei convogli terrestri, dei mezzi aerei e del personale della MINURSO, rilevando che senza una totale libertà di movimento la MINURSO sarà incapace di mantenere la sua presenza nella regione.
Ha ricordato che la MINURSO rappresenta l'impegno dell'ONU e della comunità internazionale per giungere a una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile del conflitto del Sahara, conformemente alle risoluzioni 2440, 2468, 2494, 2548 e 2602 del Consiglio di sicurezza.
Il Segretario generale ha anche denunciato il blocco nelle comunicazioni tra la MINURSO e il Polisario. Ha istruito quest’ultimo ad incontrare i responsabili della MINURSO nei campi di Tinduf, come è avvenuto dopo l’istituzione della Missione, battendo ancora una volta le illusioni del gruppo armato separatista per quanto riguarda una qualsiasi presenza a est del Dispositivo di difesa nel Sahara marocchino.
- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-