Allora d' una riunione con la stampa in margine del primo seminario sulla mediazione in Marocco che s' è aperto, martedì, sotto il tema:

" La mediazione: fattore di stabilità socio-economica" , il sig. Lascoux ha sottolineato che l'autonomia " sarebbe la migliore delle vie possibili, tenuto conto della configurazione del mondo dioggi".

Per il mediatore francese, la proposta marocchina è di natura " a permettere a persone che fanno parte di una stessa famiglia di trovare il modo di vivere insieme, rispettando le specificità culturelles". Suggerisce così che " le parti trovano, nell'unità, la migliore delle soluzioni possibili".

Ha anche considerato che è necessario " di portare direttamente persone interessate dalla loro identità sul campo della discussione, attorno alla tavola del negoziato, di incontrare i mediatori e dare prova di questo coraggio di potere dire non andro a trasmettere ai miei bambini un conflitto, ma trasmetterò loro una pace ed il pacificazione dei relazioni".

Il Sig. Lascoux ha anche insistito, in occasione di questa riunione, sull'importanza della mediazione nel regolamento dei conflitti, sottolineando che questa disciplina nuova consiste nel riconoscimento dell'Altro ed implica il rispetto dei diritti elementari.

La mediazione, che è anche uno " lavoro forte sullasistemazione dei relazioni" , deve favorire la qualità delle relazioni umane per impegnarsi sulla via dello sviluppo duraturo, ha detto, premessa che è, nella realtà, una disciplina che si ha la notizia, che si pratica come un'arte professionale, di una disciplina oltre a che deve essere indipendente.

Per lui, i mediatori sono responsabili di questo che si impegnano e non si prefiggono di orientare il pensiero delle persone.

Il Sig. Lascoux ha anche ritenuto che " l'impatto della mediazione è molto forte al Marocco" e messi in evidenza gli importanti cambiamenti che conosciuti al regno, che saluta gli sforzi " reconosciuti" in particolare in materia dei diritti della donna.