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sabato 20 aprile 2024
 
 
 
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Notizie importanti

A New York l’Unione delle Comore ha ribadito il suo sostegno al piano d'autonomia, quale soluzione di compromesso per risolvere la controversia regionale sul Sahara marocchino.


In occasione della riunione annuale del Comitato dei 24 (C24) dell’ONU, la Delegazione delle Comore ha dichiarato il sostegno del suo Paese al processo politico, condotto sotto gli auspici esclusivi del Segretario generale dell’ONU, volto a pervenire a una soluzione politica, realistica, pragmatica, duratura e di compromesso della controversia, come raccomandato dalle 18 risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007.

In tale occasione ha accolto con favore lo svolgimento delle due tavole rotonde a Ginevra con la partecipazione di Algeria, Marocco, Mauritania e Polisario, conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare la 2602.

In tal senso, la delegazione ha incoraggiato gli sforzi compiuti dall'inviato personale del SG dell'ONU per il Sahara, Staffan de Mistura, in vista della ripresa di questo processo con i quattro partecipanti e nello stesso formato in applicazione della risoluzione 2602 del Consiglio di sicurezza.

Al contempo, la delegazione delle Comore si è congratulata con il Marocco per le elezioni legislative "democratiche e coronate da successo" tenutesi nel settembre 2021, nonché per la dinamica di sviluppo socioeconomico in corso nelle province meridionali, nel quadro del Nuovo modello di sviluppo.

Ricordando che il suo paese ha inaugurato un consolato generale a Laayoune nel 2019, la delegazione comoriana si è rallegrata dell'apertura di numerose altre rappresentanze consolari in questa regione, "il che rappresenta un incontestabile slancio di sostegno al processo politico in corso".

Ha inoltre evidenziato il rafforzamento del ruolo delle commissioni regionali del Consiglio nazionale dei diritti dell’uomo a Layoune e Dakhla.

L'Unione delle Comore, congratulandosi con il Marocco per il rispetto del cessate il fuoco nel Sahara, ha invitato le altre parti a rispettare il cessate il fuoco, "poiché ne va della sicurezza e della stabilità di tutta la regione".

La delegazione comoriana si è inoltre detta preoccupata per la situazione delle popolazioni dei campi di Tinduf, insistendo sulla necessità di procedere, nei tempi più favorevoli, alla loro registrazione, conformemente al diritto internazionale umanitario, al mandato dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR), alle raccomandazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite e conformemente a tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.

-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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