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lunedì 20 maggio 2024
 
 
 
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Notizie importanti

 Il rapporto delle Nazioni Unite pubblicato oggi a New York conferma che il piano Baker è stato sotterrato definitivamente

Dalle Nazioni Unite, il che apre un’occasione preziosa per realizzare la pace definitiva nel Sahara e nel conflitto esistente nella zona del Nord dell’Africa, poiché dimostra che il piano della risoluzione risulta inattuabile.



Le Nazioni Unite, come abbiamo fatto noi nel passato, chiamano ad una soluzione politica risultante dalle negoziazioni politiche senza condizioni tra le parti. Colgo l'occasione per dire ai nostri compagni nel fronte del Polisario di non perdere quest’opportunità storica per pacificare la regione del Sahara e instaurare la democrazia, lo sviluppo e la dignità per tutti, e di smettere di contare su delle scelte sbagliate come hanno già fatto nel passato senza successo.

Chiedo loro inoltre di non costituire un ostacolo dinanzi alla riconciliazione al fine di costruire il Maghreb Arabo. I vari diritti - politici, economici, sociali e culturali - dei sahrawi si realizzeranno nell'ambito del progetto di autonomia sotto la sovranità marocchina.

  1. Alla televisione regionale di Laâyoune per telefono:

“ Il rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite dinanzi al Consiglio di Sicurezza è una testimonianza diretta sul fatto che tutte le alternative presentate dinanzi alle Nazioni Unite sono fallite: prima l'opzione del piano Baker risulta essere oggi una opzione sotterrata definitivamente, perché non racchiude le condizioni di una soluzione equa e oggettiva, idonea alla risoluzione della questione del Sahara.

Il Segretario Generale nel suo rapporto indirizzato al Consiglio di sicurezza ha provato che il referendum basato sull’identità è impossibile.

Che cos'è un referendum basato sull’identità?

E’ una procedura inedita nella storia delle Nazioni Unite, perché se vogliamo effettuare un referendum basato sull’identità, esso dovrebbe estendersi lungo il territorio sul quale risiedono le tribù sahrawi, i quali si estendono dal Marocco all’Algeria, la Mauritania e il Nord del Mali. Ed è una cosa impossibile. Dunque il piano Baker è stato sotterrato e con esso anche il referendum.

La guerra non ha dato nessun esito ed è un'opzione rigettata definitivamente.

Non rimane dunque che un’unica soluzione che soddisfi tutte le parti, ed in particolare i sahrawi. Con il progetto di autonomia si può realizzare tutto: i diritti economici, sociali e culturali.

È una soluzione che soddisfa anche gli stati che hanno appoggiato il polisario sul piano politico, morale e diplomatico, in particolare un paese caro e vicino a noi, l’Algeria, perché il suo sostegno dimostra che i suoi sforzi non sono andati in vano, ma che ha potuto accontentare tutti i cittadini, abitanti del Sahara, ma anche i popoli del Magreb Arabo.

Infatti, se la questione del Sahara si esaurisce con un assenso generale, ciò contribuirà alla costruzione - su delle basi salde e forti - della riconciliazione delle popolazioni del Marocco e della costruzione del Maghreb Arabo.

Detto questo, il progetto di autonomia risulta essere l’unica soluzione in grado di soddisfare tutte le parti, sia le Nazioni Unite che i sahrawi marocchini, senza dimenticare i paesi vicini quali l’Algeria, la Mauritania e ovviamente gli Stati importanti che aspirano alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo del continente africano.”

 

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