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mercoledì 24 aprile 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Il capo delle milizie del Polisario, Brahim Ghali, perseguito per gravi crimini di genocidio, tortura e terrorismo, è comparso martedì in videoconferenza davanti a Santiago Pedraz, giudice dell’Audience nazionale, la più alta giurisdizione penale spagnola, è stato informato da fonti giudiziarie.


Due importanti denunce sono state presentate dalla giustizia spagnola contro il capo dei separatisti del Polisario, ammesso dal 18 aprile in un ospedale spagnolo in condizioni oscure sotto una falsa identità algerina.

La prima per "torture" è presentata da Fadel Breica, che accusa il capo dei separatisti di essere il responsabile del suo rapimento nel periodo dal 18 giugno 2019 al 10 novembre dello stesso anno.

La seconda per "genocidio", "assassinio", "terrorismo", "crimini contro l’umanità" e "rapimento" è introdotta, tra l’altro, dall’Associazione saharawi con sede in Spagna per la difesa dei diritti dell’uomo (ASADEDH).

Questo nuovo processo è uno dei 28 membri del gruppo separatista e alti funzionari del governo algerino che sono stati denunciati dall’ASADEDH e da altre vittime nell’agosto 2012.

Molte delle vittime del torturatore, che avevano presentato denunce contro di lui, oggi chiedono il suo arresto e il suo processo.

"La comparizione oggi dinanzi alla giustizia di questo criminale di guerra che ha torturato e ucciso centinaia di persone è una vittoria per le sue vittime che chiedono giustizia", ha dichiarato Breica alla MAP.

"Il fatto che Brahim Ghali, responsabile di gravi crimini per 50 anni, sia sul banco degli imputati, rappresenta un passo avanti verso il ripristino della giustizia", ha detto Breica, precisando che questa comparizione è solo l’inizio di un processo che raggiungerà anche gli altri dirigenti della banda separatista del Polisario.

"Abbiamo fiducia nell'indipendenza della giustizia spagnola, che prenderà le misure adeguate affinché questo criminale risponda delle sue azioni abiette", ha sottolineato.

Per il politologo spagnolo Pedro Ignacio Altamirano, vittima di minacce di morte da parte delle milizie del Polisario e che ha anche presentato una denuncia contro il cosiddetto Brahim Ghali, questa comparizione è solo l’inizio per "rendere giustizia alle vittime di un gruppo terroristico coinvolto in atti di genocidio e di tortura".

Il caso deve spianare la strada alla condanna degli altri criminali della direzione del Polisario, responsabili dei crimini commessi contro i dissidenti, ma anche contro la popolazione nei campi di Tinduf in condizioni disumane, ha sottolineato Altamirano in una dichiarazione alla MAP.




- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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