"Chiediamo con fiducia, con fede, con speranza alla Francia di riconoscere la sovranità marocchina sul Sahara", segnalano questi Franco-marocchini in una lettera con la quale i primi firmatari desiderano essere gli attori dell’unità territoriale del Marocco e dell’unità di vedute tra Marocco e Francia.

"Questo perché è giusto, legittimo e questo è il senso del futuro", si legge in questa lettera, firmata da Mustapha Hadji e Ahmed Ghayet, che si uniscono a una ventina di francesi di diversi orizzonti.

Questi primi firmatari si illustrano nella quotidianità della Francia e sono rappresentativi delle diverse regioni dell’Hesagone, della sua diversità e della sua eccellenza.

"Siamo i figli di un’aggiunta, non saremo mai i figli di una sottrazione e non accettiamo che si voglia fare di noi quelli di una divisione", sostengono gli attori di questa iniziativa.

"Siamo una fortuna, siamo una risorsa, siamo un ponte. "Siamo ricchi di una duplice cultura, di una diversità positiva, di affluenti provenienti da entrambe le sponde del Mediterraneo, siamo portatori di valori mescolati, di prospettive innovative, di speranza...di pace!", sottolineano in questa lettera.

"Amiamo la Francia e amiamo il Marocco, siamo i frutti di un meticoloso umano, geografico, storico e vogliamo metterlo al servizio dei due Paesi", sostengono.

"Come potremmo non essere sensibili all’aspirazione del nostro paese d’origine alla sua unità?", affermano.

A questo proposito, essi esprimono la loro volontà di "sfruttare questa facoltà così specifica (...) per fare in modo che la Francia - che ha sempre trovato il Marocco al suo fianco quando ne ha avuto bisogno, la storia lo dimostra - passi così tanto attesi, da noi sì, ma anche da tutto un popolo".

"La nostra posizione ci permette - senza tradire né negare nulla di ciò che siamo - di realizzare questo approccio positivo, costruttivo, innovativo", ha affermato, notando che permette loro di spiegare chiaramente il ruolo importante che possono svolgere e di cui si rendono conto con maggiore acuità.

"Nessuno può permettersi di distorcere o di sviare la nostra iniziativa. Essa proviene dal cuore e dalla ragione e il suo esito sarà per noi, per il Marocco e per la Francia un ulteriore passo, posto sulla strada di un percorso comune già così ricco", concludono gli attori di questo processo.

-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-