Il Sig. Harzenni che si esprimeva in occasione dell'edizione dell'emissione "Hiwar", diffusa martedì, rispondeva ad una domanda che riguarda l'eventuale lancio, da parte del Marocco di una procedura legale sui campi di Tindouf, sul modello delle procedure lanciate sulla prigione di Guantanamo, ritiene che "dobbiamo noi marocchine agire a questo riguardo", pur ribadendo che "lo Stato algerino fratello porta la responsabilità delle sofferenze dei Marocchini trattenuti nei campi di Tindouf".

Il presidente del CCDH ha qualificato la posizione adottata dal Marocco, fino ad oggi che vuole evitare la rottura, o piuttosto il confronto con Alger, di "posizione prudente".

Per quanto riguarda il diritto dell'uomo nella regione del Sahara, il sig. Harzenni ha segnalato che conformemente alle direttive reali, delegazioni regionnali del CCDH sono state realizzate, in particolare a Lâayoune e che lavorano con serietà.

Ha d'altra parte ricordato che il Consiglio reagisce a ogni che ciò è necessario alle dichiarazioni non fondate di alcune ONGS a proposito di danni ai diritti dell'uomo nelle province del sud. Ha d'altra parte segnalato che la cartella del diritto dell'uomo ha conosciuto un progresso importante ed un'evoluzione concreta, in particolare nell'ambito dell'amministrazione di Securità.

Ha aggiunto che il Consiglio dispone di numeroso programma di cooperazione con i servizi di Securità in materia d'istruzione ai diritti dell'uomo.