"l'ho detto e lo mantengo", ha martellato il diplomatico marocchino in risposta ad una dichiarazione dell'ambasciatore algerino che si è espresso prima nel quadro di un diritto di risposta.
"sono sequestrati perché non possono circolare, perché c'è una doppia cinghia militare, quella del Polisario e quella dell'esercito algerino attorno ai campi", ha fatto osservare.
Ritornando al caso di quelli che hanno sposati le tesi separatista e che sarebbero oggetto di violazioni dei diritti dell'uomo, come lo ha avanzato l'ambasciatore algerino nel suo intervento, il sig. Loulichki ha sottolineato che "se quelli sono realmente sottoposti a tutte queste violazioni, ci si chiede perché e come il governo marocchino la loro distribuzione dei passaporti che permettono loro di uscire a desiderio quanto vogliono all'estero andare dire ciò che vogliono, esprimersi come lo vogliono e ritornare al Marocco senza essere preoccupati".
In questo stesso ordine di idee, l'ambasciatore marocchino ha ricordato che nel corso della 6$a sessione del Consiglio "quelli e coloro che hanno preso la parola e che sono anche andare fino ad insultare al Marocco, non erano stati preoccupati al loro ritorno in Marocco." Poiché è un paese che rispetta i diritti dell'uomo ".
" Il Sig. Loulichki, a questo proposito, ha sottolineato che tra "quelli che rispettano i diritti dell'uomo e coloro che non li rispettano, c'è sempre un referenziale che è molto pertinente."
Si deve soltanto vedere le relazioni del gruppo sulle scomparse forzate e la relazione del Comitato dei diritti dell'uomo per vedere che rispetta i diritti dell'uomo e che non li rispetta ", ha sollevato il diplomatico, che fa allusione alle violazioni constatate da quest'importanti organi onusiani" sulle violazioni gravi dei diritti dell'uomo in Algeria "dove le scomparse forzate sono sempre di messa."
Vi occorre ricordare che in occasione dell'esame, in ottobre scorso, del rapporto periodico dell'Algeria, il Comitato dei diritti dell'uomo ha constatato "con preoccupazione che di numerose e gravi violazioni dei diritti dell'uomo sarebbero state commesse e continuerebbero ad esserlo sul territorio dell'Algeria".
Si tratta, tra l'altro, "di massacri, di tortura e di divieto ai giornalisti di affrontare la domanda dei dispersi".
Fra gli altri argomenti di preoccupazione rilevati dal Comitato appaiono "le informazioni che parlano dell'esistenza di centri segreti di detenzione ed il mantenimento dello stato di emergenza".
Fonte: MAP
- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale / Corcas -