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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Lunedì, su richiesta della Germania, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto consultazioni informative a porte chiuse sugli ultimi sviluppi della questione del Sahara marocchino.


Secondo fonti diplomatiche, questa riunione è stata l’occasione per gli Stati Uniti di esporre, per la prima volta dinanzi al Consiglio di sicurezza, la fondatezza e l’esattezza della Proclamazione americana del 10 dicembre 2020, riconoscendo la piena sovranità del Marocco sul suo Sahara.

Questa presentazione da parte di un membro permanente del Consiglio di sicurezza ha una portata storica e un’importanza fondamentale per la consacrazione politico-giuridica della marocchina del Sahara in seno all’Organizzazione delle Nazioni Unite. Parallelamente, la delegazione americana ha riaffermato il fermo sostegno di Washington all’iniziativa marocchina di autonomia come unica soluzione alla disputa regionale sul Sahara marocchino.

Fonti diplomatiche a New York hanno confermato che, nel corso di tali consultazioni, diversi Stati membri si sono uniti agli Stati Uniti nel loro sostegno all’iniziativa marocchina di autonomia, quale unica base seria e credibile per porre fine a questa disputa ereditata dall’era della guerra fredda.

Secondo i diplomatici dell’ONU, i membri del Consiglio hanno unanimemente ribadito il loro sostegno al processo esclusivamente dell’ONU, volto a pervenire a una soluzione politica, realistica, pragmatica, duratura e di compromesso alla controversia artificiale sul Sahara marocchino, basata sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007.

Nelle loro dichiarazioni, i membri del Consiglio hanno sottolineato l’importanza della rapida nomina di un nuovo inviato personale per la ripresa, quanto prima possibile, del processo delle tavole rotonde, con la partecipazione attiva dell’Algeria, consacrata dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza in quanto parte principale della controversia regionale sul Sahara marocchino. Non senza insistere sulla necessità di un clima favorevole e di condizioni adeguate per consentire la ripresa di questo processo, dove si è fermato con l’ex emissario dell’ONU Horst Köhler.

In tale contesto, tutti i membri del Consiglio di sicurezza hanno espresso preoccupazione per le violazioni del cessate il fuoco e degli accordi militari da parte del gruppo armato separatista Polisario.

Diversi deputati hanno sottolineato la responsabilità di quest'ultimo nella crisi a El Guergarat, bloccando per oltre tre settimane il passaggio stradale in questa zona. Ciò ha portato il Marocco a condurre la sua operazione di genio civile che ha permesso di ripristinare una volta per tutte la libera circolazione civile e commerciale, nonché la calma e la serenità a El Guergarat. Questa azione pacifica è stata accolta con grande favore da tutta la Comunità internazionale.

Secondo le stesse fonti diplomatiche, il Polisario è stato invitato a rispettare scrupolosamente le disposizioni del cessate il fuoco, che ha denunciato pubblicamente e che viola quotidianamente. Il Polisario è stato inoltre invitato a cooperare con la MINURSO, la quale ostacola pericolosamente il mandato di supervisione del rispetto del cessate il fuoco. Al contrario, la cooperazione del Marocco con la MINURSO è stata ampiamente apprezzata.

Infine, questa riunione, tenuta secondo le stesse fonti in un clima sereno e pacifico, non è stata sancita da alcuna dichiarazione, nonostante le iniziative e le pressioni dell’Algeria presso alcuni membri del Consiglio.

In mancanza di tale risultato, il Presidente del Consiglio per il mese di dicembre, l’ambasciatore sudafricano Jerry Matjila, non ha avuto altra scelta se non quella di ribadire, in quanto solo nazionale, la posizione ideologica di Pretoria sul Sahara marocchino. Persino la conferenza stampa, annunciata con largo anticipo e alla quale ha preso parte un solo giornalista, è stata snobbata dai corrispondenti dei media e delle agenzie di stampa accreditate all’ONU.

Gli elementi salienti di queste consultazioni sono stati la presentazione serena della proclamazione americana sulla marocchina del Sahara, il sostegno riaffermato all’iniziativa d'Autonomia, anche da parte di due membri permanenti del Consiglio di sicurezza, nonché la consacrazione del ritorno irreversibile della normalità a El Guergarate.

L’incontro è stato altresì contrassegnato dal riferimento alle lettere di Suo Maestà il Re Mohammed VI al Segretario generale dell’ONU, che riafferma che il referendum è morto e sepolto e che l’iniziativa di autonomia, nel quadro della sovranità e dell’integrità territoriale del Marocco, è l’unica soluzione a questa controversia.





-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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