Queste minacce rappresentano anche nuovi ostacoli dinanzi agli sforzi del Marocco, delle Nazioni Unite e della Comunità internazionale che operano incessantemente per trovare un regolamento pacifico e consensuale al conflitto del Sahara, ha sottolineato il sig. Holley, in una lettera all'editore, pubblicata venerdì dalla Washington Times.

Attraverso questo passo, il sig. Holley ha tenuto a correggere "" alcune inesattezze "" pubblicate prima nello stesso giornale che batte in breccia presumibilmente "" la rappresentatività "" del polisario, che è, dice, diretto in modo autocratique da oltre tre decenni da parte delle stesse persone.

I dirigenti dei separatisti, hanno indicato il direttore esecutivo "" del Moroccan American Center foro Policy "", tengono in ostaggio al massimo alcune decine di migliaia dei sahariani, che sono sequestrate in campi al sud dell'Algeria, senza quÆils possano usufruire di nessun'opportunità reale per potere scegliere i loro rappresentanti ed ancora meno per decidere la loro sorte.

Contrariamente al calvario che sopportano sequestrati di Tindouf, il sig. Holley ha messo in evidenza l'adesione del Sahariani vivendo nel regno alle istituzioni ed al consolidamento delle basi della democrazia in Marocco.

Ne vuole per prova la loro partecipazione massiccia alle elezioni legislative del settembre 2007, scrutinio che, peraltro, è stato seguito e salutato dagli osservatori internazionali.

 "" I Sahariani che vivono in Marocco sono liberi dei loro movimenti, sono attivi nella società civile e costruiscono un futuro migliore, altrettante libertà di cui sono private, a causa del polisario, i loro compatrioti nei campi di Tindouf, al Sud dell'Algeria, hanno concluso.

Fonte : MAP

-Notizia riguardo alla questione del sahara Occidentale / corcas -