"Scegliendo di organizzare i festeggiamenti del suo dodicisemo congresso in una zona tappo, inoltre d’essere sotto il controllo del Minurso, il fronte Polisario resta dunque fedele alla sua strategia di diffidenza sistematica della legalità internazionale", ha scritto il quotidiano maliano in un lungo articolo intitolato: "Il Sahara occidentale:" il fronte Polisario sfida la legalità internazionale ".


" Il giornale ricorda la posizione del segretario generale dell'ONU che ha in passato richiamato l'attenzione del fronte sul fatto che l'organizzazione di questo congresso a Tifariti, facendo muovere centinaia di persone e garantendo il loro inquadramento con elementi militari, forniti in civile per la circostanza, "costituisce una violazione dell'accordo militare" e "contribuiscono ad un'esacerbazione delle tensioni in loco e possono causare un deterioramento della situazione lungo la parete di difesa".


 "Il repubblicano" aggiunge che "Il Polisario" e l'Algeria, il suo principale e sostegno tradizionale, "in mancanza d'ispirazione e completamente in sfasamento con la geopolitica attuale", vogliono mettere a profitto questo congresso, stipulando politicamente l'evento per pretendere ad una rappresentatività della popolazione sahariana.


"Ma la realtà in loco è completamente cambiata oggi." La popolazione sahariana aspira più che mai alla pace e, nelle sue file, il fronte Polisario non rappresenta soltanto una frazione limitata e minoritario della vera popolazione originaria della regione del Sahara ", afferma la stessa fonte.


" Citato dal quotidiano, l'ambasciatore del Marocco in Mali, il sig. Idriss Fadhil, segnala che l'organizzazione del congresso "con fasto" è destinata a deviare l'attenzione degli osservatori sulle condizioni deplorevoli e misere dei sequestrati di Tindouf, in Algeria, dovute in particolare alle deviazioni dell'aiuto umanitario a fini politici.


Lo spostamento contro il loro gradimento delle popolazioni inquadrate da elementi militari forniti in civile, ha aggiunto, "costituisce una manovra spudorata, una violazione grave ed un rifiuto ovvio dei diritti dell'uomo più elementari delle sue popolazioni esibite a fini politici mediatici".