"Non vedo un’altra via d’uscita (a questa questione) al di fuori di quella dell’ampia autonomia proposta dal Marocco. È un’ottima soluzione posta sul tavolo", ha sottolineato il sig. Abouayoub, che si esprimeva durante una conferenza organizzata martedì sera sotto il tema "La questione del Sahara: un freno alla costruzione del Magreb?” dal "Movimento dei giovani militanti del partito dell’Istiqlal di Francia" alla scuola delle Mine di Parigi.
Ricordando i legami di dipendenza e di storia tra il Marocco e il Sahara, il sig. Abouayoub ha affermato che "SM il Re Mohammed VI ha avuto l'audacia di proporre questa soluzione". "Il Sovrano ha avuto quest’audacia perché è un Re visionario", egli ha sottolineato, aggiungendo che "la serenità e la forza del Marocco si traducono in questa proposta d’autonomia."
Il futuro della regione si trova in una svolta che bisogna cogliere per costruire questa grande compagine che è il Magreb, che sia l’élite che i popoli del Magreb auspicano fortemente, ha indicato il sig. Abouayoub, notando che l'attivismo dell'Algeria è sproporzionato rispetto alle poste fondamentali che aspettano la regione.
Ricordando che il fù Houari Boumediene aveva voluto chiudere questo dossier prima della sua morte, il sig. Abouayoub ha indicato che l'ex presidente algerino "sapeva che non era né nell'interesse dell'Algeria, né in quello del Marocco di lasciare questa breccia aperta."
Intervenendo in questa stessa conferenza, la sig.ra Khadija Mohsen-Finan, incaricata di ricerca all'istituto delle Relazioni Internazionali e Strategiche (IFRI), ed insegnante a Science-Po, ha sottolineato che la proposta marocchina di un'autonomia per il Sahara "costituisce l’unico elemento dinamico" per far fronte all’impasse nel quale si trova questo dossier.
Dopo aver qualificato l'iniziativa marocchina di proposta "equa" e "attuabile", Khadija Mohsen-Finan ha indicato che di fronte ad una situazione bloccata, la necessità di pacificare una regione vitale per la pace nel mondo deve essere un "imperativo condiviso."
Secondo Khadija Mohsen-Finan, molte capitali occidentali “temono delle connessioni possibili tra djihadisti, trafficanti e membri del Polisario in una zona del Sahel troppo poco controllata dagli Stati della regione."
"A mio avviso, quest’elemento di sicurezza non potrà che incitare i paesi coinvolti a ricercare una soluzione" alla questione del Sahara, egli ha stimato.
Fonte: MAP
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