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venerdì 3 maggio 2024
 
 
 
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Notizie importanti

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, il Sig. Antonio Guterres ha affermato che "senza impegno politico, i profughi non vedranno mai la fine delle loro sofferenze", sottolineando che "quando si visita un campo profughi nel Sudan, in Nepal, in Kenya o quando si viaggia a Tindouf in Algeria, appare chiaramente che dobbiamo andare al di là degli impegni per migliorare le condizioni di vita nei campi."



" È il nostro dovere moltiplicare gli sforzi e creare le condizioni, che offrirebbero una speranza reale per mettere fine alla situazione dei profughi ed ai campi stessi. Dobbiamo persistere nella nostra azione anche se sappiamo, in quanto umanitari, che le soluzioni sono spesso politiche", ha aggiunto, durante la sua dichiarazione preliminare dinanzi alla 58  sessione del Comitato Esecutivo dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Profughi (ACR), riunito a Ginevra. 

L'ambasciatore, Rappresentante Permanente del Regno del Marocco presso le Nazioni Unite a Ginevra, Sig. Mohamed Loulichki ha sostenuto, nel suo intervento dinanzi al Comitato, che la delegazione marocchina aderisce interamente alla dichiarazione dell'alto responsabile dell’ONU. 

A questo riguardo, ha affermato che "è in questo spirito che il Marocco ha presentato ufficialmente al Consiglio di Sicurezza un piano di autonomia sostanziale che è stato internazionalmente salutato ed apprezzato."  

Il Marocco che si è impegnato "di buona fede" nel processo dei negoziati avviato a Manhasset, in aprile scorso, sotto l'egida del Segretario Generale delle Nazioni Unite, non "risparmierà nessuno sforzo affinché questi negoziati finiscano con una lieta fine che permetterebbe di mettere fine a questa disputa ed aprire delle prospettive per la realizzazione dell'unità magrebina", ha aggiunto. 

Aspettando la conclusione dei negoziati, il Regno resta impegnato a mettere in opera le misure di fiducia gradite, particolarmente le visite familiari, che il Marocco è pronto ad organizzare per via terrestre per moltiplicare il numero dei beneficiari sotto riserva di un accordo sull'itinerario che sarà intrapreso dal convoglio dell’ACR, ha sottolineato l'ambasciatore. Ha anche notato che il Marocco ha proposto all’ACR di arricchire queste misure con altre. 

Queste portano, egli ha precisato, sul seppellimento, dei sahrawi deceduti nei campi, nei loro villaggi di origine, sul trasferimento dei resti di quelli sepolti a Tindouf, sull'organizzazione di pellegrinaggio collettivo alla Mecca, sotto la supervisione dell’ACR e con il finanziamento del Marocco e l'organizzazione di matrimoni tra gli originari delle province sahrawi e le persone trattenute nei campi. 
Il Sig. Loulichki ha formulato l’augurio che queste nuove proposte siano accolte favorevolmente e messe in opera nell'interesse delle famiglie separate. 

 Fonte: MAP

- Notizia concernente la questione del Sahara occidentale -

 

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