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giovedì 25 aprile 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Il Polisario ha svelato di nuovo, a Nairobi le sue tendenze autoritarie e staliniste, opponendosi ad un dibattito democratico della questione del Sahara, dinanzi al forum sociale, riunito nella capitale keniota, mentre dei marocchini, originari del Sahara, ed ex detenuti dei campi di Tindouf, tentavano di prendere la parola, per ricusare le affabulazioni del Polisario e dei suoi tradizionali sostegni spagnoli.  
 



L'atteggiamento parziale del moderatore, di nazionalità spagnola, ha fatto il resto suscitando la reazione energica dei cittadini sahrawi presenti che hanno denunciato questo atteggiamento anti- democratico, da parte di un cittadino di un paese del Nord, e che mira a fare tacere ogni voce contraria, per servire all'assistenza l’unica ricetta del Polisario. 
 
Il workshop, organizzato da una pretesa associazione dei genitori e dei sahrawi scomparsi, non ha visto una fine normale ed è stato sospeso un'ora e mezzo prima del previsto, quando i membri del Polisario evacuarono la sala, come fanno sempre, di fronte all'insistenza dei marocchini a prendere parte nel dibattito. 
 
All'origine, il moderatore del workshop ha rifiutato di dare la parola ad un marocchino delle province del sud, mentre aveva appena permesso ai membri del Polisario di stendere le loro menzogne.  L'atteggiamento del moderatore ha suscitato la reazione energica dei cittadini sahrawi, quando ha respinto l'offerta di compromesso presentata dalla Sig.ra Touria Lahrach della Confederazione Democratica del lavoro (CDL), relativa all’elaborazione di una lista delle persone che vorrebbero intervenire. 
 
Ancora più grave è quando il moderatore, ispirato dai metodi in vigore nei campi di Tindouf e dal dibattito a senso unico, ha piantato il chiodo facendo segno agli agenti di sicurezza, che si trovavano ad una ventina di metri dall’aula del workshop, per mandare fuori il marocchino, causando di nuovo le proteste dei suoi concittadini, ma anche dei delegati europei che hanno denunciato l’atteggiamento del moderatore. 
 
Invece di un dibattito democratico dove i punti di vista vanno scambiate, i membri del Polisario si sono rifugiati nell’insulto, primo di evacuare l’aula. 
 
In una dichiarazione alla stampa, la Sig.ra Hajbouha Zoubeir, una marocchina originaria del Sahara che è stata il bersaglio di aggressioni verbali, ha denunciato questo atteggiamento contrario alla carta dei principi del forum sociale che fa del dibattito libero il suo obiettivo centrale. '' sono venuta al forum con la speranza di arricchire il dibattito e di scambiare i punti di vista, perché siamo in una fase di ricerca di una soluzione attraverso il dialogo ed il rispetto reciproco, ma il Polisario non ha cambiato i suoi metodi di rifiuto del dialogo '', lei ha affermato. 
 
Il giorno prima, la Sig.na Saadani Maouelainin, ex deportata in Cuba ed una delle numerose vittime dei maneggi del Polisario, aveva fatto una relazione schiacciante sulle violazioni dei diritti dell'uomo dal Polisario nei campi di Tindouf ed i suoi metodi di disintegrazione familiare. 
 
In un workshop su ''le scomparse forzate e le violazioni dei diritti dell'uomo nel mondo'', ella ha raccontato le sue sofferenze personali ed il suo calvario fin dalla sua giovane età, davanti  ad un gruppo di persone provenienti da diversi orizzonti e nazionalità, descrivendo le gravi violazioni dei diritti dell'uomo, gli assassini ed i massacri praticati dal Polisario. Il suo discorso ha suscitato l'emozione del pubblico che è stato particolarmente sensibile alle sue testimonianze strazianti. 
 
''Il Marocco è un paese democratico e ha offerto una fortuna storica per la stabilità e la riconciliazione di tutti i sahrawi. Il progetto dell’autonomia estesa, nel rispetto dell'integrità territoriale del Regno che garantisce tutti i diritti culturali, economici e sociali dei sahrawi per una migliore vita, è l'unica soluzione vitale", ha sostenuto. 
 
L'ex- rappresentante del Polisario a Roma, il Sig. El Ghallaoui Sidati ha dichiarato che la partecipazione a questo workshop della delegazione marocchina in generale e dei cittadini marocchini delle province del sud è stata particolarmente decisiva per contrastare la tesi separatista del Polisario. 
 
Ha affermato che il progetto di autonomia delle province del sud annunciato da SM il Re Mohammed VI è l’unico mezzo internazionalmente accettabile, giusto e definitivo in vista di garantire la stabilità nella regione e la soluzione della questione del Sahara.  
 
-Attualità concernente la questione del sahara Occidentale-

 

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