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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Il progetto d’autonomia delle province del Sud del Regno è una "riflessione alla quale l'insieme della classe politica marocchina e le popolazioni locali erano stati invitati a partecipare" per proporre un progetto credibile e attuabile al Segretario Generale delle Nazioni Unite, si può leggere martedì sul giornale francese "Il Figaro".

 



Questo progetto dovrebbe articolarsi attorno a due grandi assi: il rispetto della sovranità del Marocco e la garanzia dei diritti politici, economici e sociali delle popolazioni sahrawi, tutto ciò nell’ambito della legalità internazionale", nota il quotidiano francese.

"L'autonomia è una forma di autodeterminazione poiché garantisce l'adesione dei Sahrawi", affermava nel mese di dicembre scorso il sig. Khalihenna Ould Errachid, Presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari del Sahara (CORCAS), citato dal quotidiano.

Questa iniziativa si giustifica dall’impasse nel quale si trova la questione del Sahara dal 2004 e del fallimento del piano elucubrato da James Baker, allora Inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite, precisa "Il Figaro."

Un eminente responsabile della diplomazia marocchina, citato dal giornale, sottolinea che il progetto di autonomia è "volontariamente aperto perché si inserisce in una dinamica di dialogo con le altre parti."

Prima che questa proposta sia presentata al Segretario Generale dell'ONU, Sua Altezza il Re Mohammed VI aveva mandato i Suoi emissari nei paesi membri del Consiglio di sicurezza, e Parigi aveva avuto diritto al progetto in anteprima, segnala il giornale, ricordando che il presidente francese Jacques Chirac aveva ricevuto personalmente la delegazione marocchina all'Elysée e che il suo ministro degli Affari Esteri, Philippe Douste-Blazy, giudicava "serio e costruttivo" il piano elaborato.

Il Marocco può contare anche sul sostegno della diplomazia spagnola", sottolinea "Il Figaro", ricordando che in visita ufficiale a Rabat all’inizio del mese di marzo, il presidente del governo spagnolo, José Luis Zapatero, aveva stimato che "questa iniziativa potrebbe servire di piattaforma per la comunità internazionale nella prospettiva di un regolamento del conflitto."

Fonte: Il Figaro

 

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