Queste associazioni denunciano nel modo più fermo questi propositi "irresponsabili, provocatori e gratuitamente anti marocchini, che vanno condannati politicamente e moralmente."

In un comunicato reso pubblico a Bruxelles e di cui la MAP ha ricevuto una copia, il Coordinamento delle associazioni democratiche marocchine del Belgio sottolinea che "nel momento in cui il Marocco presenta un progetto di autonomia allargata per le province del Sud, un'iniziativa di pace portata e sostenuta dall'insieme della società civile e politica marocchina, salutata ed incoraggiata dalla quasi totalità delle nazioni democratiche e le Nazioni Unite, il senatore Pierre Galand si fa implicitamente garante della chiamata alla guerra contro il Marocco, lanciata dal capo del Polisario".

La presa di posizione di Pierre Galand, aggiunge il Coordinamento, "è contraria alla risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che sottolinea gli sforzi seri e credibili del Marocco nella gestione del dossier del Sahara, i quali sforzi sono incoraggiati dal Belgio che presiede attualmente il Consiglio di sicurezza e da una classe politica belga che si preoccupa dell'interesse delle popolazioni."

Il Coordinamento delle associazioni democratiche marocchine del Belgio attira anche l'attenzione della famiglia politica di Pierre Galand, nell'occorrenza i partiti socialisti, sulle "proposte anti marocchine precipitose" di quest’ultimo, lanciando una chiamata a tutti i marocchini del Belgio, impegnati politicamente "ad assumere le loro responsabilità su una questione vitale per il loro paese di origine, costituendo una posta politica per i marocco-belgi che non può passare in silenzio".

Fonte: MAP