In un discorso inviato alla Nazione dalla città di Laâyoune, il Sovrano ha ricordato di aver annunciato, nel discorso pronunciato in occasione del 30° anniversario della gloriosa Marcia Verde, la Sua decisione di procedere a delle larghe consultazioni coi partiti politici così come coi figli delle province del sud, a proposito della proposta di autonomia di queste province che il Marocco conta presentare come soluzione definitiva al conflitto artificioso montato intorno al Sahara marocchino.  

Dopo aver fatto notare che le consultazioni coi partiti politici hanno superato delle importanti tappe", SM il Re si è detto persuaso che "questa doppia consultazione democratica, ai livelli nazionali e locali, a proposito di una questione vitale per il popolo marocchino, intervenendo in un clima di mobilitazione unanime, è di natura tale da condurre, a termine, allo sboccio di una concezione nazionale coerente e realista di un'autonomia che garantisce a tutti gli abitanti del Sahara, la possibilità di gestire i loro affari regionali, nel quadro della democrazia e della supremazia della legge."  

Siate assicurati, ha affermato SM il Re, che "troverete Noi, in quanto Primo Servitore del Regno, garante dell'unità e della sovranità della nazione, particolarmente attento ai vostri pareri e suggerimenti,  vigilante a che tutte le condizioni e tutti i mezzi siano riuniti affinché possiate liberarvi per il meglio dalla vostra missione."  

Il Sovrano ha ricordato che la prima causa nazionale ha conosciuto dei nuovi sviluppi al livello internazionale da quando si è confermata alle Nazioni Unite l'impossibilità di applicare l’ultimo piano di regolamento proposto dall’ONU, e che è emersa, in compenso, la necessità di una soluzione politica pattuita ed accettata da tutte le parti. 

SM il Re ha sottolineato che il Marocco, sottoscrivendo a questo orientamento che beneficia del sostegno della comunità internazionale e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, non ha smesso di manifestare la sua disposizione ad operare per trovare una soluzione politica che garantisce agli abitanti della regione la possibilità di gestire i loro affari regionali, nel quadro della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale inalienabile del Marocco. Questa soluzione, ha affermato il Sovrano, costituirebbe un regolamento giusto del conflitto artificioso nella regione, ed un contributo all'edificazione di un Magreb Arabo dove regnano la cooperazione e la prosperità, e di uno spazio regionale dove dominano la pace e la stabilità. 

Questo passo, ha aggiunto il Sovrano, va anche nella stessa direzione degli sforzi che la Sua Maestà dispiega risolutamente, dal Suo accesso al Trono dei Suoi venerati antenati, per instaurare una buona gouvernance, fondata sull'allargamento dello spazio di partecipazione alla gestione degli affari locali, e sull'emergenza di nuove elite atti ad assumere delle responsabilità, così come per mobilitare i mezzi giuridici e le risorse materiali necessarie per concretizzare gli obiettivi precitati, al servizio del cittadino, della sua dignità e dell'interesse generale. 

A questo proposito, SM il Re ha salutato e ha esaltato le Forze Armate, in occorrenza l’Esercito e la Gendarmeria Reale, così come la Sicurezza Nazionale, le Forze Ausiliari e l'insieme delle autorità locali che hanno dato prova di coraggio, di tenacia e di costante mobilitazione sotto il Comando Supremo del Sovrano, per la difesa dell'integrità della patria, della sua sicurezza e della sua stabilità, riaffermando che il Marocco "non cederà un solo palmo, né un grano di sabbia, del nostro caro Sahara". 

Fonte: MAP
- Attualità concernente la questione del Sahara occidentale -