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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Notizie importanti

La 6° conferenza islamica ha affermato, venerdì a Doha, il suo rigetto di ogni progetto che mira la spartizione e la divisione in seno ai paesi arabi o islamici, considerando l'unità come un vettore inevitabile del progetto di sviluppo della Umma. In un comunicato che sancisce i lavori di questo incontro di due giorni, tenutosi sotto l’insegna "I nazionalisti e gli islamici: insieme per un futuro migliore". 



La conferenza ha chiamato "tutte le parti coinvolte ed interessate nella questione del Sahara marocchino a trovare una soluzione che garantisce il principio dell'unità del Magreb Arabo".  

Ha sottolineato anche la necessità di risolvere tutti i conflitti bilaterali per la via del dialogo e di dedicare i principi di liberazione, di unità e dei diritti dell'uomo.  

La conferenza che si è svolta per la prima volta fuori dalla capitale libanese dalla data della sua creazione nel 1994, ha fatto osservare che la lingua Amazigh costituisce una dimensione fondamentale ed autentica della storia del Magreb Arabo e della civiltà arabo - islamica, mettendosi tuttavia in guardia contro il rischio della sua utilizzazione come pretesto per quelli che sostengono i progetti di divisione e di frantumazione della scena magrebina.  

I partecipanti hanno sottolineato che le pressioni sull'identità arabo-musulmana del Magreb Arabo costituiscono il problema maggiore di cui soffre questa regione che ha resistito per secoli alla colonizzazione occidentale.  

Concernente la questione palestinese, il comunicato finale sottolinea l'importanza di riconoscere il diritto legittimo della resistenza all'occupazione, stimando che la resistenza è l'unica via per la liberazione. L'opzione di riconciliazione e di normalizzazione costituisce una violazione grave dei diritti dei palestinesi ma anche della Umma araba intera, hanno avvertito.  

Per la questione libanese, i partecipanti hanno chiamato alla preservazione della sovranità del Libano, la sua indipendenza ed il suo diritto a liberare il suo territorio, esprimendo il loro rigetto delle risoluzioni internazionali e regionali che portano un pregiudizio a questi principi.  

A proposito della crisi irachena, la conferenza ha reiterato il suo rifiuto dell'occupazione e di tutti i suoi corollari, compreso il processo politico, le decisioni prese, la costituzione, i tribunali e le elezioni, e anche dei tentativi della divisione dell'Iraq e  dei casi di violazioni dei diritti dell'uomo. 

Per la questione del Darfour, ha messo in guardia l'opinione pubblica araba ed islamica contro il pericolo dei progetti di divisione del Sudan. 

Durante la cerimonia di inaugurazione di questa conferenza, il Segretario Generale del Congresso panarabo, il Sig. Khalid Soufiani, aveva chiamato i partecipanti a contribuire alla riflessione impegnata per la sistemazione di un ordine mondiale giusto in grado di fare fronte al sistema del terrorismo mondiale che l'amministrazione americana ed il movimento sionista tentano di consacrare. 

Fonte: MAP
- Attualità concernente la questione del Sahara occidentale -

 

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