"Pensiamo che questa somma abbia servito al finanziamento di manifestazioni e di atti ostili all'interno e all’esterno del territorio marocchino contro il Regno del Marocco, e non per l'acquisto di derrate alimentari e di medicinali in vista di migliorare le condizioni di vita dei sahrawi" sequestrati a Tindouf, ha affermato il presidente dell'ASADIDU, il Sig. Ramdan Masaoud, citato dal quotidiano delle Canarie " la Provincia."
Il Sig. Masaoud che ha deplorato l'uso del denaro pubblico delle Canarie a questi fini, ha chiamato ad un controllo ed all'apertura di un'indagine sulla sorte di questo aiuto umanitario accordato alle popolazioni sequestrate a Tindouf.
Dall’altra parte, il presidente dell'ASADIDU, ha espresso, al termine della sua visita a Las Palmas, la solidarietà della sua associazione coi cittadini delle Canarie vittime degli attacchi commessi dal "polisario" - in allusione ai rapimenti e agli attacchi perpetrati dal "polisario", vent' anni fa, contro i pescherecci nei mari delle Isole Canarie .
Congratulandosi dell'indennizzo da parte del governo spagnolo della prima famiglia di queste vittime, il Sig. Masaoud ha denunciato il fatto che alcuni membri del "polisario" che hanno commesso delle violazioni dei diritti umani, continuano a spostarsi sul territorio spagnolo ed in Europa con "un'impunità totale."
Da un altro lato, ha sottolineato che il progetto di autonomia delle province del sud nel quadro della sovranità marocchina costituisce l'unica soluzione per il regolamento della questione del Sahara.
"SM il Re è determinato a mettere un termine a questo conflitto attraverso una soluzione dove non c'è né vincitore, né vinto", ha detto, sottolineando che la comunità internazionale desidera un regolamento definitivo di questa questione.
"Se le autorità algerine ed il polisario permettono l’organizzazione di elezioni libere, il 70 % della popolazione dei campi di Tindouf opterebbe per un ritorno in Marocco", ha affermato. Il Sig. Masaoud ha qualificato di normale la situazione nelle province del sud, precisando che non ci sono né violenza, né scontri" in questa regione.
Fonte: MAP
- Attualità concernente la questione del Sahara occidentale -