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giovedì 3 ottobre 2024
 
 
 
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Notizie importanti

Il Piano di autonomia delle province del sud, proposto da SM il Re Mohammed VI, suscita l'interesse dei responsabili, dei diplomatici e dei congressmen americani che l'hanno qualificato come "approccio innovatore che deve essere sostenuto" e in quanto un "meraviglioso contributo" al regolamento della quetione del Sahara.



Questo interesse è stato espresso dai responsabili americani di cui la Segretaria di Stato, la Sig.ra Condoleezza Rice, e il Sig. Steve Hadley, Consigliere del Presidente George Bush per la Sicurezza Nazionale, durante gli incontri che hanno tenuto coi responsabili marocchini che hanno visitato la capitale americana  in questo fine anno. 

Il Dipartimento di Stato aveva dichiarato che Washington incoraggiava la proposta del Marocco di concedere l'autonomia agli abitanti del Sahara, mentre il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione, il Sig. Mohamed Benaissa, aveva indicato al termine dei colloqui che aveva tenuto a Washington a maggio scorso con la Sig.ra Rice che "gli Stati Uniti si interessano al progetto di autonomia allargata" nelle province del sud.  

Lo stesso interesse è stato espresso ai membri della delegazione ministeriale che è stata inviata da SM il Re a Washington in ottobre scorso e che si era intrattenuta a colloquio  con la Sig.ra Rice, in presenza dei Sigg. Steve Hadley e Davide Welch, Vicesegretario di Stato per il Medio - Oriente.  

I responsabili dell'amministrazione americana ed i membri del Congresso, sia i repubblicani che i democratici, si sono mostrati "ricettivi" e "comprensivi" al progetto di autonomia, durante gli incontri che una delegazione del Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), aveva avuto durante una visita di molti giorni agli Stati Uniti l'autunno scorso.  

Il presidente del Corcas, il Sig. Khalihenna Ould Rachid si è congratulato allora dei risultati "molto positivi" dei contatti e dei colloqui che la delegazione ha avuto coi responsabili, i congressmen, ed altre personalità di opinione a Washington. 

Durante questi colloqui che il Sig. Khalihenna ha qualificato come "cordiali" e " sinceri", molti interlocutori di cui dei congressmen influenti hanno espresso alla delegazione del CORCAS il loro apprezzamento del progetto di autonomia proposta da SM il Re, e hanno  sottolineato che questa formula è conforme agli ideali e ai principi democratici riconosciuti universalmente e costituisce un "meraviglioso contributo" al regolamento della questione del Sahara. 

La necessità di risolvere la questione del Sahara e di dotare gli abitanti delle province del Sud di un meccanismo di autonomia nel rispetto totale della sovranità del Marocco e della sua integrità territoriale era stata sottolineata da più di cento congressmen che avevano inviato all'inizio dell'anno una lettera in questo senso alla Sig.ra Rice. 

"Non dobbiamo permettere che questa questione, che ha durato molto tempo, minacci la stabilità della regione e metta in pericolo la sicurezza ed il progresso del Marocco, uno dei nostri alleati i più vecchi, i più affidabili e i più vicini agli Stati Uniti", avevano sottolineato i congressmen che avevano salutato i "progressi esemplari" compiuti per le riforme intraprese dal Marocco nei campi politico, sociale ed economico sotto la leadership di SM il Re Mohammed VI. 

"Il successo degli sforzi continui dispiegati dal Marocco è importante non solo per il Regno, ma anche per gli Stati Uniti e per i nostri interessi strategici a lungo termine nella regione", avevano notato i legislatori americani.  

Se i responsabili e i congressmen accordano dell'interesse alla questione del Sahara, questo vale anche per l'opinione pubblica americana. 
In effetti, durante le differenti visite effettuate negli Stati Uniti lungo l'anno dalle delegazioni di cittadini marocchini originari delle province del sud per sensibilizzare l'opinione pubblica americana al dramma delle popolazioni sequestrate a Tindouf, al sud-ovest algerino, gli americani vengono in molti al loro incontro per informarsi su questo dramma umanitario, ascoltare le vittime di questo dramma ed esprimere la loro solidarietà con le popolazioni detenute al loro malgrado nei campi della vergogna. 
 
In ogni incontro, i partecipanti affermano di prendere a cuore le sofferenze delle popolazioni sequestrate, di condividere la loro causa, e di impegnarsi ad operare affinché le famiglie divise siano riunite, i bambini ritrovino i loro genitori e le persone sequestrate siano rilasciate e possano raggiungere il Marocco. 

La comunità marocchina stabilita negli Stati Uniti è pienamente cosciente della sua responsabilità nella difesa dell'integrità territoriale del Regno, e coglie tutte le opportunità per spiegare all'opinione pubblica americana la realtà del conflitto del Sahara, la giustezza della causa nazionale e la legittimità delle posizioni marocchine, così come gli sforzi e le proposte del Marocco per trovare un esito ad un conflitto che è durato troppo e che ostacola l'edificazione del Magreb.   

Fonte: MAP
- Attualità concernente la questione del Sahara occidentale -

 

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