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domenica 28 aprile 2024
 
 
 
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La presidente del Perù, Dina Boluarte, è stata invitata a "riconsiderare al più presto" la posizione del suo paese nei confronti del Sahara marocchino, "dissociando" il Perù dalla pseudo-Rasd.


L'appello è stato lanciato dalla presidente della commissione per la difesa del Congresso peruviano, Patricia Chirinos, attraverso una lettera resa pubblica lunedì a Lima.

Nella sua lettera a Boluarte, Patricia Chirinos scrive che, in virtù delle prerogative che le sono conferite dalla legge peruviana in quanto membro del Congresso della Repubblica, "lancio un fermo appello per un suo intervento, in quanto Presidente della Repubblica (...) affinché il potere esecutivo da lei presieduto riconsideri quanto prima" la posizione del Perù "dissociando definitivamente lo Stato peruviano dalla Rasd".

Questa "attesa correzione" della posizione del Perù, aggiunge la lettera di Chirino, "sarà percepita come un atto trascendente di amicizia, soprattutto da parte di una donna di Stato", che il Marocco "accoglierà come un autentico gesto di identificazione con l’integrità territoriale del Regno".

In questo contesto, l'eurodeputata peruviana ricorda "la storia comune" che il Marocco e il Perù condividono e che "ci invita a rafforzare e consolidare i legami con il Regno del Marocco, una potenza sempre più importante in Africa e nell'attuale sistema delle relazioni internazionali, e a lavorare insieme per promuovere la pace, la sicurezza e il rispetto dell'integrità territoriale".

Patricia Chirinos non ha mancato di ricordare nella sua lettera "la storica visita effettuata in Perù da Sua Maestà il Re Mohammed VI, nel 2004, che ha segnato una svolta a favore delle nostre relazioni bilaterali, essendo il primo capo di Stato arabo e africano a recarsi in Perù".

Ha aggiunto che i due paesi celebrano nel 2024 "il sessantesimo anniversario di relazioni bilaterali ininterrotte, determinate con missioni diplomatiche aperte nelle due capitali - Lima e Rabat -, dal 1986, e sempre presiedute da ambasciatori straordinari e plenipotenziari, segno di un legame politico-diplomatico di alto livello, continuo e permanente".

La lettera di Chirino ritiene a questo punto necessario ricordare che il Perù aveva riconosciuto la RASD nel 1984, "in un contesto internazionale segnato dal mondo bipolare della guerra fredda, una posizione che è stata giustamente corretta nel 1996, quando questo riconoscimento è stato sospeso, aprendo così un nuovo promettente capitolo bilaterale tra gli Stati peruviani e marocchini".

Tuttavia, deplora la deputata peruviana, "questo posizionamento della nostra politica estera è stato gravemente compromesso l'8 settembre 2021, quando, con un atto insolito e senza precedenti, l'ex presidente Pedro Castillo ha deciso che il nostro paese doveva fare marcia indietro e riprendere le relazioni con la Rasd, il che è stato considerato come una rottura di una posizione peruviana incrollabile di oltre 24 anni di rispetto incondizionato del diritto internazionale. È opportuno sottolineare che tale decisione era stata modificata il 18 agosto 2022" mediante un comunicato del ministero degli Affari esteri del Perù.

Ancora una volta, prosegue la lettera, "l’8 settembre dello stesso anno, l’ex presidente Castillo ha nuovamente annunciato il suo sostegno all’autoproclamata Rasd".

Patricia Chirinos ricorda che, in virtù del suo status di membro del Congresso, "sono stata sistematicamente e costantemente preoccupata per la questione del Sahara marocchino", aggiungendo che, in virtù del "diritto internazionale e dei fatti reali, la Rasd non è un’entità reale, poiché non risponde ai requisiti di base di uno Stato, il che è ancor più vero se consideriamo che non è riconosciuta da organizzazioni internazionali quali le Nazioni Unite, l’Unione europea, la Lega araba o l’Organizzazione della cooperazione islamica".

"D’altronde, se ci riferiamo unicamente al riconoscimento da parte di un altro Stato, occorre notare che l’84% degli Stati membri dell’ONU non riconosce questa entità separatista, e che la maggior parte dei 30 paesi che intrattengono relazioni con la Rasd sono paesi allineati con ideologie estremiste, le cui pratiche democratiche sono rimesse in discussione, o che si trovano in una situazione di fallimento dello Stato o di declino inesorabile verso lo status di autentici Stati falliti".

Nella stessa ottica, Patricia Chirinos esprime preoccupazione per "una serie di minacce nuove ed emergenti che si basano, tra l’altro, sull’interconnessione tra gli stati che non rispettano i principi democratici e le organizzazioni terroristiche, i movimenti separatisti o la criminalità organizzata. Ritiene che tale situazione costituisca una grave minaccia per la sicurezza dei nostri paesi, una minaccia che si è aggravata nella regione latinoamericana, mettendo i nostri popoli, la nostra unità, la pace e la sovranità dei nostri Stati in grave pericolo di vulnerabilità".

Nel giugno scorso una delegazione peruviana aveva visitato le province del sud e fornito il sostegno di questa istituzione legislativa alla marocanità del Sahara e all’iniziativa di autonomia marocchina.






- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-




 

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