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martedì 7 maggio 2024
 
 
 
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Un gruppo di Marocchini sahraouis, vittime della tortura, di deportazioni e di gravi violazioni dei diritti dell'uomo ha consegnato, martedì al Parlamento europeo a Bruxelles, una prova pugnanti sul calvario che ha vissuto nei campi di Tindouf, in Algeria e le sofferenze peggiori sopportate sotto gli ordini dello " polisario" ed i suoi assistenti.



Agli europarlamentari Pascualina Napoletano, Vural Oger e Philippe Morrillon, i membri del gruppo hanno descritto le condizioni inumane nelle quali hanno vissuto in carceri dello " polisario" e le pratiche di tortura che hanno subito e di cui conservano gravi ripercussioni.

 Gli europarlamentari hanno così seguito le prove di Mohamed Echouiar Mouloud, Mohamed El Kabch, Azouini Rbiaa che portano ancora sui loro corpi le tracce della tortura inflitta dai loro torturatori.

Hanno anche potuto seguire  altre prove, in particolare quello di Dahi Aguai, presidente di " l'Associazione portati degli scomparsi al polisario" e di Brahim Ali Baiba sulle condizioni di vita nei campi di Tindouf in cui uomini, donne e vieillards sono maltrattati, umiliati e sfruttati, come pure sulla deportazione dei bambini a Cuba.

" Conservo in me soltanto la memoria di un bambino maltrattato, umiliato e strappato ai suoi parenti" , ha affidato la Sig.na Malainine Saadani agli europarlamentari, la parola caricata d' emozione. Questa vecchia deportata a Cuba all'età di 5 anni ha rivelato gli abusi peggiori e violazioni che la sua famiglia ha subito a Tindouf e le torture inflitte a suo padre dinanzi ai suoi occhi, che sottolineano che eglinon ha una sola famiglia sahariana che non ha visto almeno uno dei suoi figli tolto, imprigionato, torturato, o deportato dai boie del " polisario" e che finora, le popolazioni sequestrate nei campi della vergogna continuano a vivere in condizioni deplorevoli, in violazione ovvia delle più elementari dei diritti umani.

 I membri del gruppo hanno anche affermato che i dirigenti dei separatisti praticano una " reale epurazione" contro delle verità sahariani e pertanto non possono pretendere di rappresentare una popolazione che sottopongono alle pratiche peggiori che deteriorano ed inumane.

 Hanno anche sottolineato che i mercenari dello " polisario" non si accontentano di massacrare le popolazioni sahariane, ma osano deviare l'aiuto umanitario ed i regali, da cui una grande parte proviene dall'Europa, che smaltiscono sui mercati algerini, maliani o mauritaniani.

 Hanno colto quest'occasione per chiamare l'Unione europea da aiutare a gettare la luce sulle centinaia di caso di violazioni ovvie dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf, a proseguire gli autori ed intervenire per mettere un termine alla situazione drammatica che vivono le popolazioni sahariane prese in considerazione contro il loro gradimento nei campi di Tindouf, in Algeria.

Gli europarlamentari che hanno espresso il loro grande interesse a seguire lo sviluppo della situazione nella regione e la loro preoccupazione circa le implicazioni umanitarie del conflitto, hanno comunicato la loro disposizione da aiutare a sensibilizzare i loro colleghi sulla situazione drammatica che vivono le popolazioni sequestrate a Tindouf e su quella delle vittime della tortura e portati degli scomparsi dallo " polisario".

Hanno anche sottolineato l'evoluzione positiva che conosce la questione del Sahara con la dinamica impegnata dall'iniziativa marocchina d'autonomia che offrirà alle popolazioni della regione la possibilità di gestire esse stessi loro affari ed in qualsiasi libertà.


 Fonte: MAP

 - Notizia riguardo alla questione del Sahara occidental/Corcas -

 

 

 

 

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