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sabato 4 maggio 2024
 
 
 
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Il Senegal ha ribadito, dinanzi ai membri del Comitato dei 24 (C24) dell’ONU, il suo sostegno al piano d'autonomia che resta il "quadro appropriato" per risolvere la controversia regionale intorno al Sahara marocchino.


Parlando in occasione del Seminario regionale del C24 per il Pacifico, tenutosi a Bali dal 24 al 26 maggio, il rappresentante del Senegal ha sottolineato che l'iniziativa d'autonomia, presentata dal Marocco nel 2007, è conforme al diritto internazionale, alla Carta delle Nazioni Unite e alle risoluzioni dell'Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza che la qualificano come seria e credibile.

In tale contesto, il diplomatico ha salutato con favore gli sforzi di rilancio del processo politico intrapresi dall’inviato personale dell’SG dell’ONU per il Sahara, Staffan de Mistura, che si sono tradotti in visite presso le parti interessate nei mesi di gennaio, luglio e settembre 2022, nonché nelle consultazioni bilaterali informali tenutesi nel marzo scorso a New York con queste parti.

Ha inoltre ribadito il sostegno del suo Paese a una soluzione politica definitiva, giusta, duratura e reciprocamente accettabile attraverso un processo condotto sotto gli auspici esclusivi dell'ONU, sulla base delle successive risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007, esortando tutte le parti a proseguire, secondo lo stesso formato, la dinamica costruttiva indotta dalle due tavole rotonde di Ginevra, dando prova di realismo e di spirito di compromesso, per assicurare la conclusione del processo politico avviato dalle Nazioni Unite.

Ha inoltre accolto con favore i "notevoli" progressi compiuti dal Marocco nel Sahara, in particolare in materia di promozione dei diritti dell'uomo e della democrazia, nonché gli sforzi "considerevoli" compiuti a favore dello sviluppo economico e sociale della regione, garantendo nel contempo l'emancipazione del suo popolo.

"Questi sforzi hanno finito di convincere della volontà del Regno del Marocco di risolvere definitivamente questa controversia", ha sottolineato, notando che in appoggio a questa politica il Senegal ha inaugurato, il 5 aprile 2021, il suo consolato generale a Dakhla.

Il rappresentante del Senegal ha rilevato che 28 governi di paesi africani, arabi, dell'America Latina e dell'Asia hanno già aperto nel Sahara marocchino dei consolati, allo scopo di contribuire al rafforzamento delle opportunità economiche e sociali nella regione.

Si è inoltre rallegrato della partecipazione dei rappresentanti del Sahara marocchino eletti in occasione delle elezioni marocchine del 08 settembre 2021 alle importanti riunioni e discussioni quali le tavole rotonde di Ginevra, le sessioni del C24 e i seminari regionali di questo comitato dell'ONU, aggiungendo che si tratta di un "segnale positivo" che rafforza il Senegal nel suo ottimismo per una felice conclusione di questo conflitto regionale.

Inoltre, il diplomatico senegalese ha indicato che il suo paese insiste sull'importanza del rispetto del cessate il fuoco del 1991 per la stabilità della regione, plaudendo in tal senso alla continua cooperazione del Marocco con la MINURSO nonché al suo rispetto del cessate il fuoco.


- Notizla riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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