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sabato 27 aprile 2024
 
 
 
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In primo piano

Il popolo marocchino ha celebrato sabato il 65° anniversario della visita del defunto SM Mohammed V a Hamid El Ghizlane, effettuata il 25 febbraio 1958, durante la quale il defunto sovrano aveva ricevuto i chiukh e i rappresentanti delle tribù saharawi venuti a rinnovare la loro fedeltà.


Questo evento di spicco, portatore di profondi significati, costituisce un'occasione per il popolo marocchino e la famiglia della resistenza e dell'esercito di liberazione per commemorare un'epopea gloriosa della lotta nazionale contro l'occupazione straniera e per riaffermare la loro costante mobilitazione a favore dell'integrità territoriale del Regno.

Questa visita ha rappresentato una chiara espressione della simbiosi tra il popolo marocchino e il glorioso Trono Alauita per il recupero dell'indipendenza e dei suoi territori sottratti, sottolinea un comunicato dell'Alto Commissariato agli ex resistenti ed ex membri dell'esercito di liberazione.

Si tratta anche di un'occasione per ribadire la mobilitazione costante del popolo marocchino per la consacrazione delle conquiste nazionali e la difesa dell'integrità territoriale del Regno, nonché il suo attaccamento all'iniziativa marocchina d'autonomia delle province del Sud.

Questa comunione era stata illustrata dal defunto SM Mohammed V, durante il suo discorso al popolo marocchino pronunciato davanti agli abitanti di M'hamid El Ghizlane, nel quale il defunto Sovrano aveva detto: "Proclamiamo solennemente che proseguiremo la nostra azione per il ritorno del nostro Sahara nel quadro del rispetto dei nostri diritti storici e secondo la volontà dei suoi abitanti".

Allo stesso modo, il defunto SM Hassan II aveva spiegato, in un discorso pronunciato durante la sua visita a M'hamid El Ghizlane l'11 aprile 1981, le dimensioni della visita del suo augusto padre, nonché i significati storici profondi di questo glorioso evento nazionale.

Al suo ritorno dall'esilio, il 16 novembre 1955, e dopo la proclamazione dell'indipendenza del Marocco, il compianto SM Mohammed V aveva affermato la sua determinazione a riedificare l'entità nazionale sulla base dell'integrazione delle regioni e delle province del paese e dell'annientamento delle frontiere chimeriche ereditate dalla colonizzazione.

Pochi giorni prima della sua visita a Ouarzazate e Zagora, il defunto SM Mohammed V aveva pronunciato, il 16 febbraio 1958, un discorso ad Arbaoua nel quale aveva rilevato che "la nostra venuta simbolica mostra che il nord e il sud resteranno solo concetti geografici per cedere il posto al Marocco unificato".

Questo evento incarna sia i legami secolari di fedeltà tra i sovrani marocchini e le popolazioni di queste terre care del paese, sia la solidità del sacro patto che ha sempre legato il glorioso Trono Alauita al popolo marocchino.

Gli abitanti delle regioni del sud del Regno hanno sempre dimostrato un attaccamento incrollabile alla loro religione, patria e re, mostrando la loro disponibilità, come i loro compatrioti nelle altre regioni del Regno, al sacrificio e alla lotta contro il colonizzatore.

Pertanto, le battaglie combattute nel sud del paese dall’esercito di liberazione, di cui i giovani saharawi costituivano la punta di diamante, sono scritte in lettere d’oro sulle pagine gloriose della storia della lotta nazionale per l’indipendenza.

I combattimenti dell'Esercito di Liberazione costituirono un'occasione per le popolazioni delle province meridionali per ribadire la loro mobilitazione e la loro totale disponibilità al sacrificio come i loro antenati, che perpetuarono la tradizione di lotta nazionale, in particolare durante la battaglia di Bougafer nel 1933.

Il Marocco ha raccolto i frutti di questa lotta tenace e continua con il recupero di Tarfaya, il 15 aprile 1958, e di Sidi Ifini, il 30 giugno 1969, grazie alla politica lungimirante di SM Hassan II, l'artigiano della Marcia Verde nel 1975.

Seguendo la via tracciata dai suoi illustri antenati, il re Mohammed VI, che Dio L'assista, prosegue la marcia per difendere l'integrità territoriale del Regno e consacrare la marocanità delle province del Sud.

La famiglia degli ex resistenti ed ex membri dell'Esercito di Liberazione, in occasione del 65° anniversario, ribadisce il suo attaccamento incrollabile all'integrità territoriale del Regno, nonché all'iniziativa marocchina d'autonomia delle province del Sud.




-Notizia riguardo alla questione del sahara occidentale/Corcas-

 

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