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sabato 27 aprile 2024
 
 
 
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Alcuni eurodeputati non vogliono difendere i diritti umani, ma attaccare l'integrità territoriale del Regno

Il presidente della commissione parlamentare mista Marocco-Unione europea (UE), Lahcen Haddad, ha dichiarato mercoledì a Rabat che il Marocco si trova di fronte a un numero di eurodeputati che si servono del Parlamento europeo (PE) come piattaforma per attaccare il Marocco in modo organizzato e con grandi mezzi.
Il presidente della commissione parlamentare mista Marocco-Unione europea (UE), Lahcen Haddad, ha dichiarato mercoledì a Rabat che il Marocco si trova di fronte a un numero di eurodeputati che si servono del Parlamento europeo (PE) come piattaforma per attaccare il Marocco in modo organizzato e con grandi mezzi.


Parlando in occasione dei lavori di una conferenza-dibattito e d'informazione sugli attacchi ostili, flagranti e ripetuti contro il Regno da parte del PE, Haddad ha precisato che il Regno non ha problemi né con l'Unione europea né con le sue varie strutture, ma piuttosto con deputati noti per la loro ostilità nei confronti del Marocco, che hanno approfittato della crisi legata alla corruzione che scuote il PE per creare un clima di paura in seno all'Istituzione legislativa europea, spingendola a danneggiare l'immagine e la reputazione del Marocco nei media e a votare risoluzioni ostili al Regno.

Haddad ha osservato che nel 2022, in seno al Parlamento europeo, sono stati sollevati 112 interrogativi e 18 tentativi di emendamento ostili al Marocco, affermando l'esistenza di una "guerra sistematica" contro il Regno.

Da parte sua, il presidente del gruppo Autenticità e Modernità, Ahmed Touizi, ha indicato che il Parlamento europeo è diventato "una piattaforma per attaccare e provocare il Marocco", rilevando che esiste una commissione mista Marocco-UE che i deputati europei hanno scelto di ignorare e congelare per attaccare direttamente il Regno.

L'on. Touizi ha sottolineato che alcuni eurodeputati non cercano di difendere i diritti umani ma di "attaccare l'integrità territoriale del Regno", spiegando questa ostilità con il posizionamento geostrategico che il Marocco occupa ormai sul piano continentale grazie alla visione illuminata di SM il Re Mohammed VI.

Inoltre, il Parlamento europeo, che cerca di "ricattare il Marocco", non può permettersi di ignorare i grandi progressi compiuti dal Regno nel campo dei diritti umani, sapendo che il Parlamento marocchino ha adottato testi di legge volti alla protezione delle libertà e dei diritti umani.

L'incontro, organizzato dalle due Camere del Parlamento, esamina in modo sistematico e autorevole i fondamenti degli attacchi metodici e delle aggressioni menzognere rilanciate dal PE contro il Regno.

È a conoscenza della partecipazione di parlamentari, rappresentanti della società civile, esperti e giuristi, che affrontano la strumentalizzazione della questione dei diritti dell'uomo, le mire contro l'integrità territoriale del Regno o ancora lo sfruttamento subdolo del caso Pegasus.
Il Parlamento marocchino aveva annunciato, in un comunicato congiunto delle sue due Camere, il 23 gennaio, la sua decisione di riconsiderare le sue relazioni con il Parlamento europeo sottoponendole a una rivalutazione globale, volta a prendere decisioni ferme e appropriate in seguito alle ultime posizioni del Parlamento europeo nei confronti del Marocco.
A tal fine, il Parlamento ha deciso di istituire una commissione tematica ad hoc, composta di rappresentanti delle sue due Camere, dedicata alla rivalutazione delle relazioni con il PE.




- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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