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sabato 27 aprile 2024
 
 
 
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Il Parlamento del Regno del Marocco ha annunciato lunedì la sua decisione di riconsiderare le sue relazioni con il Parlamento europeo (PE) sottoponendole a una rivalutazione globale, volta a prendere decisioni ferme e appropriate in seguito alle ultime posizioni del Parlamento europeo nei confronti del Marocco.


L'annuncio è stato fatto in una dichiarazione delle due Camere del Parlamento marocchino, letta dal presidente della Camera dei rappresentanti, Rachid Talbi Alami, al termine di una riunione congiunta copresieduta con il presidente della Camera dei consiglieri, Enaam Mayara e contrassegnata dagli interventi dei presidenti e dei rappresentanti dei vari gruppi e gruppi parlamentari e dei parlamentari senza appartenenza politica.

Il Parlamento marocchino ha così denunciato la campagna tendenziosa rivolta al Regno, il cui ultimo atto è stata l'adozione da parte del PE di una risoluzione il 19 gennaio 2023.

Il Parlamento marocchino ha inoltre deciso di informare la Presidenza del Parlamento europeo del processo verbale di questa seduta, contenente le posizioni e gli interventi dei presidenti e dei rappresentanti dei diversi gruppi e raggruppamenti parlamentari e dei parlamentari senza appartenenza politica, nonché delle decisioni che saranno prese in futuro.

"Il Parlamento marocchino prende atto con grande stupore e profonda costernazione di questa risoluzione, che ha gravemente danneggiato il capitale fiducia tra le due istituzioni legislative, e ha profondamente danneggiato i risultati positivi del lavoro comune nel corso di diversi decenni", si afferma in questa dichiarazione delle due Camere del Parlamento, letta dal presidente della Camera dei rappresentanti, Rachid Talbi Alami.

Il Parlamento europeo si è lasciato trascinare da alcuni ambienti ostili al suo interno in una campagna di false accuse rivolte a un tradizionale e credibile, che assume ruoli importanti nella tutela dei diritti e delle libertà e nella difesa della pace e della sicurezza regionali e internazionali. Partner che è considerato un pilastro della stabilità, del buon vicinato e della comprensione tra i popoli, le culture e le civiltà.

Di fronte a questa deriva pericolosa proveniente da un’istituzione che dovrebbe dare prova di discernimento, essere capace di distinguere le verità dalle falsità, operare per consacrare il primato dei principi e la protezione dei diritti e l’integrità delle legislazioni, nel pieno rispetto della sovranità degli Stati partner, il Parlamento del Regno del Marocco, tutte le componenti, denuncia vigorosamente i tentativi ostili di ledere gli interessi del Marocco e di offuscare la sua immagine, nonché le relazioni profonde e storiche che legano il Marocco e l’Unione europea; relazioni che poggiano su un insieme di valori condivisi e di interessi comuni.

Il Parlamento marocchino ritiene inoltre che la risoluzione del Parlamento europeo costituisca un inammissibile superamento delle sue prerogative e attribuzioni e un inaccettabile attacco alla sovranità, alla dignità e all’indipendenza delle istituzioni giudiziarie del Regno.

Esprime così il suo rifiuto categorico dei lenti di tutela e delle propensioni a dare lezioni al Marocco da parte di qualunque parte e qualunque sia il livello delle relazioni che la legano al Regno.

Il Parlamento marocchino, con tutte le sue componenti e sensibilità politiche, esprime inoltre la sua delusione per la posizione negativa e il ruolo non costruttivo svolto nei dibattiti e nelle concertazioni sul progetto di risoluzione ostile al nostro paese da alcuni gruppi politici appartenenti a un paese considerato un storico del Marocco, così come deplora tali posizioni e pratiche che non hanno nulla a che vedere con la sincerità e la lealtà richieste dallo spirito del partenariato.

"Il Parlamento non ha alcun bisogno di ricordare l'attaccamento del Regno ai diritti dell'uomo quali sono internazionalmente riconosciuti", sottolinea la stessa fonte, aggiungendo che il Marocco si distingue infatti, nel suo ambiente regionale, per il dinamismo della sua società civile, la vitalità del suo paesaggio mediatico e la credibilità delle sue istituzioni e meccanismi indipendenti dedicati ai diritti dell'uomo, nonché per il suo effettivo rispetto delle convenzioni internazionali afferenti, e per il suo cammino volontaristico verso la consacrazione e il consolidamento dello Stato di diritto e delle istituzioni, nel quadro del pluralismo politico e della libertà di opinione e di espressione.

E il comunicato di continuare che il parlamento marocchino vigila sul rispetto e l’applicazione dei diritti e delle libertà, esercita il potere legislativo, vota le leggi, controlla l’azione del governo e valuta le politiche pubbliche. È inoltre incaricato di legiferare in settori quali i diritti e le libertà fondamentali enunciati nel preambolo e negli articoli della Costituzione del Regno del 2011, e in via prioritaria la protezione dei diritti umani, la loro promozione e il contributo al loro sviluppo, tenendo conto del carattere universale di tali diritti e della loro indivisibilità.

Il Parlamento marocchino è un attore importante in seno a numerose organizzazioni parlamentari, regionali e internazionali, precisa la stessa fonte, notando che è giocoforza constatare che in nessun momento un’istituzione partner aveva oltrepassato le sue attribuzioni per attaccare in tal modo uno Stato sovrano e le sue istituzioni interferendo nei suoi affari interni, nel momento in cui è tenuta a rispettare la sua indipendenza e a consolidare la fiducia istituzionale comune.

"Il Parlamento marocchino è sempre stato uno spazio di dialogo e comunicazione multidimensionale. Ha ospitato numerosi congressi e incontri pubblici e tematici multilaterali, sia sul piano internazionale che continentale e regionale, avendo trattato questioni di attualità, in particolare la lotta contro il terrorismo, la difesa della pace, la democrazia, la migrazione, i diritti umani, l'ambiente, l'integrazione dei giovani nello sviluppo, la parità di genere, ecc.", ricorda il comunicato, rilevando che numerosi progetti e programmi parlamentari comuni tra il Parlamento marocchino e il suo omologo europeo sono oggi oggetto di interrogazioni e di interrogativi legittimi, alla luce della suddetta risoluzione. Lo stesso vale per il coordinamento parlamentare su vari temi e dossier, a causa di questa messa in discussione della fiducia, la questione è se il Parlamento europeo sia ancora un partner strategico del Parlamento marocchino.

Inoltre, il Parlamento marocchino respinge la strumentalizzazione e la politicizzazione di casi che rientrano nella competenza della giustizia penale e del diritto comune; casi che sono stati oggetto di azioni giudiziarie o di condanne per fatti che non hanno alcun legame con un’attività giornalistica o con la pratica della libertà d’opinione e d’espressione.

Tali casi, secondo il comunicato, riguardano in effetti la tratta di esseri umani, lo stupro, le aggressioni sessuali o lo sfruttamento della vulnerabilità delle persone, passibili di pene pesanti come in uso in tutto il mondo.

A questo proposito, il Parlamento marocchino ribadisce la necessità di rispettare il carattere sovrano e l’indipendenza della giustizia marocchina, che ha costantemente e scrupolosamente vigilato a garantire le condizioni e i fondamenti del processo equo.

Il parlamento marocchino ritiene che la risoluzione del Parlamento europeo abbia minato le basi di fiducia e di cooperazione tra il parlamento marocchino e quello europeo e nuociuto ai successi positivi accumulati nel corso di decenni di azione comune, in un momento in cui tutti aspiravamo a nuove prospettive promettenti nelle relazioni tra le due Istituzioni verso una maggiore efficienza e un coordinamento al servizio dell’interesse comune dei nostri popoli.

E di sostenere che questa risoluzione del PE ha volutamente aggirato tutti i meccanismi istituzionali di dialogo e di coordinamento, che erano stati creati proprio per servire da quadro di dialogo e di dibattito franco e senza esclusioni, all'altezza del partenariato e del rispetto reciproco.

"La risoluzione ha svuotato tali meccanismi del loro significato e finalità, ha calpestato i contenuti e le risoluzioni degli incontri bilaterali e multilaterali, nonché gli sforzi instancabili compiuti dalla commissione parlamentare mista Marocco-UE dalla sua creazione nell’ottobre 2010, che aveva fino ad allora concretizzato la dimensione parlamentare del partenariato tra il Marocco e l’UE e ha svolto un ruolo importante nel rafforzamento e nell’istituzionalizzazione delle relazioni tra i parlamenti marocchino e europeo", si deplora.

In tal senso, il Parlamento marocchino invita le forze politiche europee a dar prova di saggezza e di discernimento e a respingere qualsiasi accozzaglia deliberata tra i diritti umani, tutelati in Marocco dalla Costituzione, dalle leggi e dalle istituzioni, da un lato, e le accuse mosse da alcune parti e organizzazioni note per le loro posizioni ostili e dogmatiche nei confronti del Marocco, dall’altro.





-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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