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mercoledì 1 maggio 2024
 
 
 
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Il ministro degli esteri e della cooperazione, il sig. Taieb Fassi Fihri, ha sottolineato che il disgelo delle relazioni tra il Marocco e l'Algeria è tributario del superamento dei blocchi politici ed ostacoli psicologici della classe dirigente a Alger.



"Non esiste, per il momento, alcun orizzonte dinanzi alla normalizzazione delle relazioni tra il Marocco e l'Algeria", ha rivelato il ministro nel corso di una riunione, martedì sera, della commissione degli affari esteri, delle frontiere, delle zone occupate e della difesa nazionale alla camera dei consulenti, dedicata alle relazioni maroco-algerine, agli sviluppi della questione dell'integrità territoriale ed alla situazione al Vicino-Oriente.

Il Sig. Fassi Fihri ha deplorato, a questo proposito, che l'Algeria non abbia dato in seguito all'appello del Marocco relativo alla riapertura delle frontiere terrestri ed alla normalizzazione delle relazioni tra i due paesi.

Ha rilevato le contraddizioni che falsano la posizione dell'Algeria che, pur pretendendo di sostenere il processo di costruzione dell'Unione del Magreb arabo, e vegliare all'intensificazione degli scambi commerciali ed alla libera circolazione delle persone tra i paesi della regione, respinge tutte le iniziative marocchine per l'apertura delle frontiere.

Trattandosi dell'integrità territoriale in seguito al quarto round dei negoziati sul Sahara, il sig. Fassi Fihri ha segnalato che questa cartella si trova attualmente ad una svolta decisiva che richiede il controllo del processo di negoziato e la vigilanza per fare fronte ai tentativi disperati che mirano ad arrecare pregiudizio all'integrità territoriale del regno.

Ha ricordato il grande sostegno di cui usufruisce la proposta d'autonomia presentata dal Marocco e che è incessantemente incoraggiato dal paese influente sulla scena internazionale, che fa osservare che la regione non può sopportare la creazione di uno Stato indipendente per ragioni che si riferiscono, da un lato, alla legittimità della cartella marocchina, e, dall'altro, alla congiuntura regionale ed internazionale.

Il ministro ha ribadito la determinazione del Marocco a proseguire la sua cooperazione totale con il segretario generale dell'ONU ed il suo inviato personale, nella scia del quadro legale del processo dei negoziati e nel rispetto rigoroso delle basi della sovranità del regno, ricordando che la posizione marocchina tira la sua forza della precisione della causa nazionale e dell'unità delle file delle forze nazionali attorno a SM il re.

Nei loro interventi, i membri della Commissione si sono rallegrati per le acquisizioni realizzate dal Marocco in occasione dei negoziati di Manhasset, nel senso che i calcoli dell'Algeria sono stati perturbati ed i suoi scopi rivelati nel mondo intero ormai cosciente, hanno sottolineato, che la questione del Sahara è veramente un conflitto maroco-algerino.

Hanno chiamato a dedicare "lo spirito d'anticipo" che caratterizza l'azione della diplomazia marocchina incoraggiando i paesi che non la hanno ancora fatta a ritirare il loro riconoscimento del pseudo-rasd, e a condurre iniziative presso la Comunità internazionale per aiutare a raggiungere una soluzione consensuale a questo conflitto artificiale.

I parlamentari, d'altra parte, hanno deplorato le perdite che fa subire alla regione maghrébine nell'insieme la chiusura delle frontiere tra il Marocco e l'Algeria, ritenendo che il popolo algerino "attenda impazientemente" la loro riapertura.

Questa riunione si è svolta in presenza dei due segretari di Stato presso il ministro degli esteri e la cooperazione, il sig. Ahmed Lakhrif e la signora Latifa Akharbach.

 

Fonte: MAP

-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale / Corcas -

 

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