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venerdì 3 maggio 2024
 
 
 
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Il Marocco partecipa al quarto round dei negoziati sul Sahara "animato dalla stessa buona fede, la stessa determinazione e lo stesso attaccamento sincero" alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e ribadisce la sua determinazione ferma a preservare la sua integrità territoriale su tutto suo Sahara.



"Animata dalla stessa buona fede, la stessa determinazione e lo stesso attaccamento sincero alle risoluzioni 1754 e 1783 del Consiglio di sicurezza, e conformemente a ciò che è stato deciso in occasione del terzo round dei negoziati, la delegazione del regno del Marocco partecipa a questo quarto round, che condivide in ciò la volontà ferma della Comunità internazionale di fare in modo che questo nuovo round segni il punto di partenza per negoziati reali e sostanziali", ha afferma il sig. Benmoussa in un'allocuzione, pronunciata in nome della delegazione marocchina, all'apertura del quarto round dei negoziati sul Sahara che si tengono sotto l'egida delle Nazioni Unite.

Il ministro tuttavia ha fatto osservare che "il Marocco e la Comunità internazionale registrano con un rammarico profondo che le altre parti continuano a limitarsi obstinément nelle loro posizioni immobili e le loro idee disusate che hanno comportato la questione del Sahara nel vicolo cieco".

Peggio ancora, ha deplorato, "si sono occupate di mettere in scena una + proposta + dell'ultimo minuto che non è stato oggetto di alcuna consultazione democratica".

Il regno, ha proseguito, nota "con sorpresa e stupefazione" che le altre parti hanno fatto la scelta deliberata di ricorrere all'escalation, di minacciare di riprendere le armi ed intraprendere atti di provocazione nella zona tappo, e ciò, in violazione totale delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, ed in contraddizione ovvia con lo spirito anche dei negoziati, pur incitando ai disordini.

Il Sig. Benmoussa, in questo contesto, ha sottolineato che il Marocco, che "non può, mai, tollerare che si tocca al statu quo, o che si impone il fatto compiuto sul proprio territorio, compresa la parte situata all'Est della parete di sicurezza", "è fermamente determinato a preservare la propria integrità territoriale su tutto proprio Sahara, utilizzando di tutti i mezzi di cui dispone".

Ecco il testo integrale di quest'allocuzione:

"Elogio a dio, la totalità clemente, la totalità misericordiosa." Signore l'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite, assistenza onorata.

Animata dalla stessa buona fede, la stessa determinazione e lo stesso attaccamento sincero alle risoluzioni 1754 e 1783 del Consiglio di sicurezza, e conformemente a ciò che è stato deciso in occasione del terzo round dei negoziati, la delegazione del regno del Marocco partecipa a questo quarto round, che condivide in ciò la volontà ferma della Comunità internazionale di fare in modo che questo nuovo round segni il punto di partenza per negoziati reali e sostanziali.

Il Marocco si è preoccupato di sottoporre la sua iniziativa d'autonomia per contribuire in modo costruttivo alla ricerca della soluzione alla quale aspirano tutti i nostri fratelli al Sahara marocchino, la maggioranza che vi risiede e la minoranza espatriata.

È, dunque, sulla base di quest'iniziativa audaca, e grazie ad essa, che è stato possibile avviare questi negoziati.

L'iniziativa del regno del Marocco ha permesso, così, di fare uscire la cartella del Sahara dello stato d'inerzia dove si era solidificato durante numerosi anni.

Quest'iniziativa, che non è il prodotto di manovre d'improvvisazione, è stata presentata dal Marocco dopo mora e riflessione profonda che è durato molti anni.

Deriva anche da riunioni e da consultazioni con tutte le istituzioni del regno e le forze vive della nazione, in particolare i Chioukh, gli eletti, i considerevoli, le potenzialità della società civile delle province del Sud, come pure con le loro istituzioni collettive ed istanza consultiva che le rappresenta.

È, inoltre, oggetto di un'adesione unanima da parte di tutt i componenti del popolo marocchino che,è sicuro della legittimità dei suoi diritti, è fortemente mobilitato dalla solidità del suo fronte interno, per difenderla al prezzo dei più grandi sacrifici.

Dato che quest'iniziativa si iscrive nel quadro della pratica democratica autentica e rispetta il principio dell'autodeterminazione, è stato oggetto di una considerazione molto particolare e di un'accoglienza molto favorevole, di cui siamo fieri, da parte del Consiglio di sicurezza, della Comunità internazionale e delle grandi potenze influenti che hanno chiamato alla sua adozione come base di negoziato.

Così, nella sua risoluzione 1754, il Consiglio di sicurezza ha salutato gli sforzi fatti dal Marocco, qualificandoli come serietà e come credibili, e precisandolo che mirano ad avanzare per raggiungere un regolamento definitivo del conflitto del Sahara.

Il Consiglio è stato differentemente più chiaro quando, nella sua risoluzione 1783, ha insistito sulla necessità che questi negoziati prendono in considerazione gli sforzi che sono stati fatti da 2006. è un riferimento si non può più ovvia su iniziativa d'autonomia che il regno del Marocco si è preoccupato di concepire e ad elaborare durante lo stesso anno.

Sulla base della volontà sincera del nostro paese di avviare negoziati effettivi, siamo interamente pronti ad esporre, nel dettaglio, i vari aspetti di quest'iniziativa, considerata come l'unica via per raggiungere un regolamento definitivo del problema del Sahara, fornire un'uscita onorata per tutti e preservare la totalità dei diritti che ritornano all'insieme dei Sahariani, ovunque dove si trovano, pur offrendo le garanzie costituzionali ed internazionali che si impongono a tale riguardo.

Tuttavia, il Marocco e la Comunità internazionale registrano con un rammarico profondo che le altre parti continuano a limitarsi obstinément nelle loro posizioni immobili e le loro idee disusate che hanno comportato la questione del Sahara nel vicolo cieco.

Peggio ancora, si sono occupate di mettere in scena una "proposta" dell'ultimo minuto che non è stato oggetto di alcuna consultazione democratica. È per questo che non ha suscitato l'interesse della Comunità internazionale.

Ha dunque dato luogo ad un tentativo disperato di giocare sul tempo, di diluire i negoziati e mettere in fallimento gli sforzi della Comunità internazionale in attesa di chiudere la cartella del Sahara.

Signore l'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite. Assistenza onorata.

Il Marocco vive al ritmo di importanti cambiamenti per consolidare le basi della sua democrazia.

È in questo spirito che sono state organizzate elezioni libere e regolari, alle quali hanno spontaneamente preso parte gli abitanti del Sahara.

Le sue province del Sud conoscono uno sviluppo globale ed un aumento urbanistico molto così importante, una dinamica segnata dal rispetto totale delle libertà pubbliche - fra cui la libertà d'espressione e di movimento - come pure con l'esercizio dei diritti dell'uomo, come universalmente riconosciuti, nel quadro dell'suprématie della legge, e ciò come avviene nelle altre province del regno ed ai sensi della costituzione del paese che conferma l'impegno del regno a favore di questi diritti.

In questo contesto, nel momento in cui l'iniziativa marocchina d'autonomia raccoglie ulteriore sostegno, e nel momento in cui il regno del Marocco chiama i paesi della vicinanza ad una vera cooperazione regionale che permette di coordinare gli sforzi e stringere le file per fare fronte alle sfide ed ai pericoli terroristici che minacciano la sicurezza e la stabilità della regione, notiamo, con sorpresa e stupefazione, che le altre parti hanno fatto la scelta deliberata di ricorrere all'escalation, di minacciare di riprendere le armi ed intraprendere atti di provocazione nella zona tappo, e ciò, in violazione totale delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, e fra le ultime manifestazioni di queste tendenze bellicose, si rileva il decesso di un agente di sicurezza caduto in martire durante l'esercizio delle proprie funzioni, in seguito all'aggressione criminale, préméditée ed abjecte, di cui è stato oggetto da parte di un gruppetto dalle altre parti.

Pur ribadendo il suo attaccamento al dialogo come mezzo civilizzato che favorisce il regolamento delle vertenze in sospeso, il Marocco ribadisce, come lo aveva fatto in occasione del round precedente, il suo rifiuto totale degli atti di provocazione e dei rapporti d'affari irresponsabili. I

n ogni caso, il regno del Marocco ribadisce nuovamente che non può, mai, tollerare che si tocca al statu quo, o che si impone il fatto compiuto sul proprio territorio, compresa la parte situata all'Est della parete di sicurezza.

Il Marocco è, a tale riguardo, fermamente determinato a preservare la sua integrità territoriale su tutto suo Sahara, utilizzando di tutti i mezzi di cui dispone.

Si riserva anche il diritto legittimo di difendere la sua sicurezza nazionale e la sua sovranità inalienabile e fissarla contro qualsiasi danno, da parte di chiunque.

Con la stessa resistenza, il Marocco ha sempre espresso il suo rifiuto di lasciarsi trascinare con quest'escalation pericolosa, che dà prova di tutta la ponderazione ed di tutta la circospezione richieste di fronte a queste minacce ed altre provocazioni ripetute.

Ha fatto anche mostrare, in questi momenti critici, di un senso elevato di saggezza e di ritenuta, il suo obiettivo essendo di salvare alla regione del Magreb arabo gli effetti disastrosi dell'escalation della tensione e dei disordini che alcune parti tentano di attizzare.

Inoltre, il nostro paese non cesserà di fare gli sforzi necessari per l'emergenza di un clima di pace e di fiducia, propizia a qualsiasi negoziato, lontano dalla retorica della minaccia e dell'intimidazione.

Il nostro paese continuerà ad operare instancabilmente per raggiungere un'uscita onorata a questo conflitto, e concepire ed elaborare, nel quadro della legalità internazionale, una soluzione politica dove non ci sarebbe né vincitore, né superato.

Signore l'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite.

Assistenza onorata. La regione maghrébine è in tumulo alla moltiplicazione delle minacce terroristiche ed alla proliferazione delle reti di contrabbando, di traffico di armi e degli esseri umani e d'emigrazione illegale.

Quest'atti sono opere di bande criminali che sfruttano le vertenze artificialmente create nella regione, come pure al Sahel, a scapito del coordinamento degli sforzi per affrontare il terrorismo e garantire la sicurezza, la stabilità, l'unità e la prosperità dei suoi popoli.

Inoltre, è -il imperativo prendere coscienza della gravità della situazione, e che si agisca per oltrepassare le divergenze, per trovare una soluzione politica rapida alla questione del Sahara.

Questa rappresenta, infatti, il principale ostacolo all'emergenza di un Magreb arabo unito e solidale.

Mantenere questa situazione nello stato, non farà che inasprire la crisi attuale, e mantenere il clima d'instabilità che i gruppi terroristici cercano di perpetuare per realizzare loro intenzioni ignobles e criminali.

Per concretizzare l'unità maghrébine, il regno del Marocco tende nuovamente la mano, con sincerità e fiducia, all'insieme dei paesi della regione e li invita alla solidarietà ed alla cooperazione a fare fronte a queste sfide, aprire una nuova pagina segnata dalla cooperazione ed il rispetto reciproco, e ad operare di concerto nell'interesse dei nostri popoli.

A tale riguardo, salutiamo la posizione della repubblica s?ur della Mauritania che costituisce, giustamente, un modello di saggezza e di ponderazione, tanto più che si iscrive in una logica di distensione nella regione.

In compenso, siamo spiacenti di constatare che una delle parti persiste obstinément ad ostacolare il processo onusien che riguarda la ricerca di una soluzione politica, abrasiva, di conseguenza, di tutti i mezzi diplomatici ed altri, oltre al gelo della cooperazione bilaterale che blocca, così, l'unità del Magreb arabo. Signore l'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite.

 

Assistenza onorata. Le Nazioni Unite hanno aperto nuove prospettive, chiamando ad avviare negoziati diretti ed in buona fede, ed operare per trovare una soluzione politica reciprocamente accettabile, che tiene conto della correlazione esistente tra il diritto internazionale e la realtà politica.

A questo riguardo, rileviamo che il cammino verso questa soluzione rimane in egual misura più difficile che le altre parti non desiderano il successo di questi negoziati, che spinge, in rivalsa, a più radicalisme nella speranza inutile di seppellire l'iniziativa marocchina, e di fare durare la situazione attuale.

Pertanto, affermiamo che ne siamo soltanto più determinati ad operare e negoziare per raggiungere la suddetta soluzione.

È tempo perché i rappresentanti del Polisario contribuiscano, in modo serio, nel regolamento consensuale che risponde al loro desiderio di potere gestire i loro affari regionali, come lo intendono.

Ed è ciò precisamente che garantisce loro il Marocco dell'unità e della democrazia. È questo regolamento che li mette al riparo da qualsiasi egemonia o di ogni sfruttamento straniero.

Inoltre, attendiamo da loro che provano concretamente che sono un partner capace di prendersi le sue responsabilità, realistico nelle sue rivendicazioni e capace di contribuire alla realizzazione della riconciliazione.

Signore le rappresentante personale del segretario generale delle Nazioni Unite, in attesa della vostra valutazione globale dei risultati dei negoziati, il Marocco nutrisce grandi speranze perché le interviste che avete avuto nel corso del vostro tondo nella regione, che abbiamo salutato, contribuiscano a convincere le altre parti della necessità di dare prova d'elasticità e di saggezza per fare uscire i negoziati del vicolo cieco ed impegnare un dialogo serio e profondo.

Dalla nostra parte, siamo convinti che la vostra esperienza ed il vostro controllo delle cartelle internazionali spinose, li aiutino a livellare le difficoltà e superare gli scaffali, sempre che l'altra parte sia animata in buona fede e liberata dal giogo del passato.

Così si potrà fare avanzare i negoziati, ed issarli a livello di serietà conforme alle attese della Comunità internazionale, che permettono di riservare un trattamento positivo alla proposta marocchina.

La soluzione realistica, onorata ed equa per tutti, può concepirsi soltanto nel quadro di l'autonomia, tutta l'autonomia, e nulla di altro che l'autonomia.

È per questo che siamo completamente convinti dell'impossibilità di raggiungere un regolamento definitivo di questo conflitto, senza l'adesione dell'Algeria al processo di pace, tanto è fondamentale il ruolo che può svolgere per livellare gli ostacoli ed avvicinare i punti di vista.

A tale riguardo, indirizziamo nuovamente un appello sincero ai nostri fratelli in questo paese vicino, che li esorta a cogliere questa occasione storica, per girare la pagina del passato.

Li invitiamo urgentemente a sottoscrivere all'ambizione che abita i nostri popoli per costruire un futuro migliore, dove potranno dedicare le loro energie alla concretizzazione del sogno di un Magreb unito e pacifico, che permettono loro di realizzare i loro obiettivi di sviluppo e vivere dignement la loro cittadinanza piena ed intera, invece della dilapidation delle loro risorse e delle loro potenzialità in contenziosi che servono soltanto l'egemonia e la balkanisation.

La delegazione del regno del Marocco desidera, di concludere, dire quanto si rallegra per gli sforzi sinceri che fanno le Nazioni Unite per conferire a questi negoziati la loro vera dimensione, e per fare giungere il processo di regolamento.

Il Marocco tiene anche, ad indirizzare i suoi vivi ringraziamenti a sua eccellenza il sig. Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, ed al segretario generale aggiunto per gli affari politici, sua Excellence Lynn Pascoe, come pure all'inviato personale del segretario generale, signor Peter Van Walsum, ai loro parenti collaboratori, agli organi delle Nazioni Unite ed a tutti i paesi fratelli ed amici, che fanno sforzi per raggiungere una soluzione politica consensuale, appena e definitiva alla questione del Sahara.

Grazie della vostra attenzione "."

Fonte :MAP

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale / Corcas -

 

 

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