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venerdì 3 maggio 2024
 
 
 
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Il presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid, ha chiamato il polisario e l'Algeria a rinunciare alle rivendicazioni irrealizzabili e negoziare in buona fede per raggiungere una soluzione politica, consensuale e definitiva del conflitto del Sahara.



In una dichiarazione alla stampa, domenica sera, all'entrata della residenza Greentree a Manhasset (banlieue new yorkaise) dove si tiene il quarto round di negoziati sul Sahara, il sig. Ould Errachid ha deplorato che, come in occasione dei negoziati precedenti, il polisario e l'Algeria non abbiano formulato proposte in grado di permettere la concretizzazione della soluzione scontata, che emette la speranza che questo round sia "una tappa che potrebbe fare muovere le linee verso la parte anteriore affinché si possa raggiungere un accordo suscettibile di soddisfare tutte le parti".

Il polisario non dispone del margine necessario per prendere decisioni, a causa della sua dipendenza dell'Algeria che non vuole arrivare ad un'uscita politica, si è ancora rammaricato.

Il presidente del CORCAS ha ricordato che il regno è stato all'origine dell'attuale dinamica creata attorno alla cartella del Sahara, proponendo l'iniziativa d'autonomia che risponde alle aspirazioni delle popolazioni sahraouies e che è conforme alle attese della Comunità internazionale e del Consiglio di sicurezza dell'ONU.

In questo contesto, ha affermato che il Marocco abborda questo nuovo round con buona fede ed una disposizione totale in attesa di raggiungere un regolamento definitivo del conflitto, conformemente alle risoluzioni 1754 e 1783 del Consiglio di sicurezza.

Nonostante le ultime provocazioni del polisario nella zona tappo di Tifariti, ha proseguito, il Marocco si impegna in questo nuovo ciclo la mano tesa verso l'altra parte per regolare questo problema per mezzo dei negoziati, ma non farà alcuna concessione sui suoi diritti storici inalienabili alla sovranità ed all'integrità territoriale come pure i suoi diritti di aumentare il blocco imposto ai suoi cittadini sequestrati nei campi di Tindouf da più di un terzo di secolo, in violazione ovvia dei diritti umani garantiti dal diritto internazionale.

Presentando la sua proposta d'autonomia conformemente alla volontà della Comunità internazionale, il Marocco ha compiuto lo sforzo necessario in attesa di ridurre il canale con le altre parti, nel momento in cui l'Algeria ed il polisario sono restati alla scatola partenza del 1975, ha concluso il presidente del Corcas.

 

Fonte : MAP

- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale / Corcas -

 

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