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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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La Francia e l’Unione europea "potrebbero studiare il fatto di impegnarsi nella stessa direzione" dell’amministrazione americana


Il riconoscimento americano della marocchina del Sahara permette di progredire verso una soluzione "durevole" di un conflitto "insostenibile" nel tempo, ha aggiunto: ha affermato, giovedì, il deputato ed ex presidente dell'Assemblea nazionale francese François De Rugy. 

"La dichiarazione americana permette di progredire verso una soluzione duratura di questa situazione, che non è sostenibile nel tempo e non è auspicabile che vi sia una sorta di conflitto congelato che non tiene conto delle realtà che esistono ormai da decenni", ha sottolineato l'ex ministro dell'ecologia in un'intervista alla MAP.

Il riconoscimento americano permette inoltre di "procedere progressivamente, con le istanze internazionali ma anche con l’impegno dei paesi", verso una soluzione a questa controversia che è durata troppo, ha aggiunto.

A questo proposito ha definito "molto importante" l'impegno americano che costituisce "un bene per il Marocco, ovviamente, ma anche per tutti i partner del Marocco di cui la Francia fa parte".

In questo senso, il Presidente De Rugy ha affermato che la Francia e l’Unione europea "potrebbero studiare il fatto di impegnarsi nella stessa direzione", chiedendo di non "sottovalutare le resistenze che possono esistere anche all’interno dell’Unione europea ma anche nei vicini del Marocco".

A suo parere, queste resistenze "non devono impedire di progredire verso una normalizzazione durevole della situazione del Sahara".

Un maggiore impegno da parte della Francia, a suo parere, permetterà di "consolidare il Marocco come un paese leader nel Maghreb e in Africa nel settore della modernizzazione economica di una certa forma di modernizzazione e di stabilità politica e di impegno su sfide molto forti come il clima".

"Credo che sarebbe bene andare in questa direzione", ha affermato il deputato francese, aggiungendo che in materia di sicurezza e di stabilità regionale, un’evoluzione nella posizione della Francia, fortemente impegnata nella lotta contro i gruppi jihadisti nel Sahel, e dei suoi , "contribuirebbe a rafforzare il contributo del Marocco alla stabilizzazione della regione".

"Durante le mie diverse funzioni ho potuto misurare il ruolo positivo che il Marocco svolge al di là dei suoi vicini immediati, in particolare l’Africa occidentale, anche nel settore della formazione e dell’accompagnamento delle forze di sicurezza e di difesa, di un certo numero di paesi per i quali la strutturazione delle forze di sicurezza e di difesa è una sfida molto concreta, in particolare nei paesi vicini al Sahel, che sono oggi soggetti a minacce di destabilizzazione di la parte di gruppi jihadisti", afferma Rugy.

"Il Marocco, ha aggiunto, non può che contribuire a consolidare il contributo del Marocco alla stabilizzazione della regione".

Inoltre, il deputato francese ha accolto con favore l'importanza di ripristinare le relazioni diplomatiche tra Marocco e Israele, che rappresenta una "buona cosa" per il Medio Oriente, il Mediterraneo e il mondo mediterraneo.

"Abbiamo anche in comune Francia e Marocco di appartenere al grande bacino mediterraneo e di avere ovviamente interesse a che la situazione migliori e si stabilizzi in questo spazio in cui abbiamo sfide comuni", ha sottolineato l'ex ministro.





-Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-

 

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