Proponendo l'iniziativa d'autonomia, che è stata favorevolmente accolta dalla Comunità internazionale e qualificata di seria e credibile dal Consiglio di sicurezza, il regno del Marocco ha dato prova d'apertura che contrasta con l'atteggiamento immobile e disusato delle altre parti che sono pertanto responsabili del vicolo cieco nel quale si trova la questione del Sahara.
I capi delle partiti politiche hanno indicato in margine ad un pranzo offerto dal primo ministro, il sig. Abbas El Fassi, nell'onore del rappresentante personale del segretario generale dell'ONU per il Sahara, in presenza di membri del governo e del presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS).
Dopo avere ricordato che nella sua risoluzione 1783 il Consiglio di sicurezza si era rallegrato per gli sforzi seri e credibili compiuti dal Marocco per avanzare verso un regolamento della questione del Sahara, hanno segnalato che l'iniziativa marocchina d'autonomia è una proposta generosa che è più in grado di permettere alle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf e di Lahmada di riacquistare la madre patria e di parteciparvi al consolidamento delle basi democratiche ed alle riforme globali lanciate nel regno.
Il Marocco, che non accetterà mai di essere tagliato dalle sue province del Sud, aspira alla pace, hanno ricordato, che esprime la loro fiducia nelle Nazioni Unite per il regolamento della questione.
Spetta alle diverse parti al conflitto, hanno insistito, cogliere l'occasione storica che offre l'iniziativa marocchina d'autonomia perché i popoli della regione possano infine dedicarsi alle sfide dello sviluppo ed alla costruzione di un Magreb unito, democratico e prosperoso.
Sui negoziati iniziati a Manhasset nel giugno 2007 sulla questione del Sahara, i capi delle parti politiche hanno ribadito l'attaccamento del regno al processo di negoziati per il regolamento di questa vertenza regionale artificiale e la sua determinazione ad impegnarsi in negoziati seri, sulla base della proposta d'autonomia nelle province del Sud, che mettono in evidenza la disposizione totale del Marocco, come la sua volontà reale di impegnarsi in negoziati dettagliati.
Hanno stigmatizzato l'atteggiamento negativo di "polisario", che non è indipendente e che agisce su ordini dei suoi padrini a Alger, sottolineando che il processo di negoziati non può avanzare con tale posizione immobile e che occorre ormai designare coloro che bloccano gli sforzi delle Nazioni Unite in attesa di trovare un regolamento alla questione del Sahara.
Mettendo sulla tavola dei negoziati l'iniziativa d'autonomia, il Marocco ha fatto sforzi straordinari, acconsentito dei sacrifici e dà prova di molta ritenuta, ha sottolineato i capi delle parti politiche, che formano il desiderio di vedere le altre parti impegnarsi nel processo di negoziati in corso in modo serio e responsabile.
Il responsabile onusien si era mantenuto, mercoledì scorso, con il primo ministro, il sig. Abbas El Fassi, in presenza del ministro dell'interno, M.Chakib Benmoussa, del ministro degli esteri e della cooperazione, M.Taieb Fihri Fassi e dell'ambasciatore, rappresentante permanente del regno presso l'ONU, il sig. El Mostafa Sahel. Dopo la tappa di Rabat, il sig. Peter Van Walsum, in tondo nella regione del Magreb dal 6 al 14 febbraio, si renderà a Tindouf, a Alger ed a Nouakchott.
Fonte : MAP
-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale / Corcas -