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venerdì 17 maggio 2024
 
 
 
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 L'anno 2007 sarà stato senza domanda quella di una svolta decisiva e storica per la questione del Sahara, grazie all'iniziativa marocchina per il negoziato di uno statuto d'autonomia, frutto di ampie consultazioni ai piani nazionale ed internazionale.



Mentre la cartella non registrava alcun progresso, l'iniziativa del Marocco, presentata ufficialmente l'11 aprile scorso al segretario generale dell'ONU, è venuta a sbloccare una situazione, che soltanto è troppo durata, ed aprire la via al dialogo per raggiungere una soluzione politica definitiva alla vertenza sul Sahara, che impegna così una nuova dinamica.

Il seguito tutti lo conoscono: l'ONU e la Comunità internazionale accolgono favorevolmente la proposta marocchina e i due round di negoziati furono tenuti mentre un terzo appuntamento di negoziati è previsto per gennaio.

 Conforme alla legalità internazionale ed agli scopi e principi della carta delle Nazioni Unite, l'iniziativa marocchina poteva soltanto suscitare tale interesse ed aprire nuove prospettive, che mettono nell'imbarazzo gli avversari dell'integrità territoriale del regno.

 È nel senso che il consiglio di sicurezza ha immediatamente preso atto della proposta marocchina nella sua risoluzione (1754) che ha adottato il 30 aprile, che saluta i "" sforzi seri e credibili del Marocco per avanzare verso una soluzione "" della questione del Sahara.

Questa risoluzione, che dedica il negoziato come solo mezzo per raggiungere una soluzione definitiva, costituisce, secondo il parere di numero di osservatori, una rottura con tutte le proposte precedenti, il nuovo testo non facendo più nessun riferimento al Piano Baker che ha provato tutta la sua sterilità.

 Questa rottura, peraltro, è stata chiaramente confermata dall'inviato personale del segretario generale dell'ONU per il Sahara, Peter Van Walsum, che ha riconosciuto, in una dichiarazione alla stampa alcuni giorni prima dell'adozione di questa risoluzione storica, che il negoziato è un mezzo adeguato per l'espressione dell'autodeterminazione. D'altra parte, ha sollevato in modo esplicito che "" l'autodeterminazione non deve necessariamente significare indipendenza "".

Sei mesi dopo, il Consiglio di sicurezza ribadirà ancora una volta la sua posizione adottando, in ottobre, la sua risoluzione (1783) ai sensi della quale porta il suo appoggio al processo di negoziati in corso, che saluta, come nel suo testo precedente, gli sforzi seri e credibili del Marocco.

A livello delle Nazioni Unite, la proposta marocchina non andava soltanto a suscitare l'adesione del Consiglio di sicurezza, ma anche quella, peraltro, dell'insieme degli Stati membri dell'ONU, come ne testimonia l'adozione all'unanimità con l'assemblea generale, in ottobre al livello della sua quarta Commissione ed in dicembre in seduta plenaria, di una risoluzione che versa nello stesso senso.

 Infatti, ai sensi di questa risoluzione, tutti gli Stati membri dell'ONU hanno tenuto a portare il loro sostegno al processo di negoziati in corso e così alla nuova dinamica impegnata dal regno. In questa risoluzione, si ricordache gli stati constatano "" con soddisfazione che le parti si sono incontrate il 18 ed il 19 giugno come pure il 10 e l'11 agosto 2007 sotto gli auspici dell'inviato personale del segretario generale ed in presenza dei paesi vicini e che sono decise di proseguire i negoziati "".

Portando il suo appoggio al processo di negoziati in corso, senza nessun riferimento, alle proposte e piani di regolamento precedenti all'origine del vicolo cieco, l'assemblea generale si aggiunge ormai all'approccio preso in considerazione dal Consiglio, cioè il negoziato.

Si tratta di una svolta decisiva, poiché oggi, sono tutte le istanze dell'ONU e, oltre, tutta la Comunità internazionale, che riconoscono la sterilità dei piani precedenti e che si iscrivono nel nuovo passo, quello della ricerca, attraverso il negoziato, di una soluzione politica, duratura e reciprocamente accettabile a questo conflitto artificiale, che prolunga il dramma delle popolazioni sequestrate a Tindouf, in Algeria, ed ipoteca la costruzione magrebina alla quale aspirano tutti i popoli della regione.

 Fonte: MAP

- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale -


 

 

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