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venerdì 17 maggio 2024
 
 
 
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La responsabilità di compensazione delle violazioni dei diritti dell'uomo commesso nei campi di Tindouf dal "" polisario "" incombe allo stato algerino, per il fatto che queste violazioni sono commesse sul suo suolo, con la benedizione e sotto il controllo di responsabili civili e militari algerini, ha indicato l'Associazione sahariana dei diritti dell'uomo.



L'associazione ha denunciato, ad una conferenza stampa tenuta giovedì a Rabat, le manovre algerine per disperdere e far morire di fame i sahariani , violare i loro diritti e sfruttarli come elemento di rilancio politico, aggiungendo che la storia prenderà per sempre in considerazione queste violazioni che costituiscono gravi errori illustrati da casi d'eliminazione forzata, di morte sotto la tortura, di deportazione e di sofferenze subite dalla maggioranza delle famiglie che vivono nei campi della miseria da tre decenni.

 In occasione di questa riunione, l'associazione ha messo l'accento sul reclamo che aveva depositato presso la Corte suprema spagnola con l'appoggio di alcuni attori associativi vittime delle gravi violazioni dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf, ed attraverso la quale l'associazione mira a fare la luce sui casi di centinaia di vittime.

L'associazione ha precisato, a tale riguardo, che durante la loro visita nelle province del sud, membri delle sbarre della Spagna hanno reso visita a più di 50 vittime che portano ancora le ripercussioni della tortura che hanno subito, e che hanno consegnato prove che permettono di spiegarsi la realtà dei fatti.

Quest'azione che mira a rendere giustizia alle vittime, interviene dopo una serie di iniziative intraprese presso il comitato dei diritti dell'uomo a Ginevra, del ministero della giustizia e del governo spagnoli, poiché la maggioranza delle vittime è sorta ed è cresciuta sotto il protectorat spagnolo dell'inizio del secolo in mezzo agli anni settanta, ha sottolineato, precisando che gli imputati sono 28 di cui 23 membri del polisario e 5 responsabili algerini.

L'associazione ha richiesto che sia lanciato un mandato di sentenza contro molti responsabili di questi fatti, in particolare, Brahim Ghali, attuale rappresentante del Polisario in Spagna, Louchaa Obeid, rappresentante di "" polisario "" a Las Palmas (Canarie), Mohamed Khaddad, attuale coordinatore con Minurso ed ex Direttore generale della sicurezza militare, Bachir Mustapha Sayed, ministro dell'istruzione, e Sid Ahmed Batal "ministro" della comunicazione.

L'elenco dei responsabili del Polisario comprende anche denominati Khalil Sidi Mhamed, "ministro" delle Colonies, Mahfoud Ali Beiba, presidente del "Parlamento", capo della delegazione del polisario ai negoziati di Manhasset, Brahim Ahmed Mahmoud, "comandante della seconda zona militare" del polisario e Khadoud Mohamed, rappresentante del polisario in Italia.

In occasione di questa riunione, si è proceduto anche alla proiezione di un documentario che riferisce le gravi violazioni dei diritti dell'uomo subite dai sahariani sequestrati nei campi di Tindouf.


Fonte: MAP

- Attualità che riguarda la questione del Sahara occidentale -

 

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