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giovedì 2 maggio 2024
 
 
 
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Il "Comitato speciale incaricato del Sahara marocchino" (CSCSM) ha denunciato con forza, in una lettera aperta alla segretaria di Stato americana, la signora Condoleeza Rice, la tuta del congresso dei separatisti del Polisario a Tifariti, che "costituisce una sfida al Consiglio di sicurezza, che aveva nel paragrafo 2 della sua risoluzione 1783 dell'ottobre 2007 destinato le parti a creare un'atmosfera propizia al dialogo ed al successo dei negoziati in corso".



Qualificando questo nuovo atto di "manovra supplementare che mira a silurare il processo dei negoziati in corso ed alterare la dinamica positiva generata dall'iniziativa marocchina d'autonomia, consolidato dalle ultime risoluzioni (1754 e 1783) del consiglio di sicurezza", la CSCSM chiede alla signora Rice una "denunzia ferma di questi rapporti d'affari contrari alla legalità internazionale e che minaccia la pace e la stabilità in tutta la regione".

"questo simulacre di congresso è, effettivamente, per noi sahariani marocchini, un'azione che mira a mantenere un mito di rappresentatività che il movimento separatista non può detenere poiché la qualità di rappresentatività è il corollario di un'espressione democratica (fedeltà, consultazione, elezioni....", sottolinea la CSCSM, che aggiungono soltanto "su questa base, Polisario che, al massimo, rappresenta soltanto una frazione limitata e minoritaria della vera popolazione sahraouie, non può mai pretendere ad una rappresentatività legale poiché tutta la popolazione delle province del sud del Marocco partecipa interamente alla vita politica, economica, sociale e culturale del regno"

La popolazione sahariana, prosegue la lettera, dignitosamente é rappresentata "al livello delle diverse istituzioni locali (consigli comunali, consigli provinciali, camere regionali, consigli regionali...)" e nazionali (camera dei rappresentanti e camera dei consulenti), come pure da parte del Corcas ".

" Per la CSCSM, che raccoglie Sahariani marocchini che risiede in Europa, quest'atto di provocazione è anche una "violazione grave e caratterizzata della tregua proclamata nel 1991, sotto la sorveglianza del Minurso, incessantemente ripetuta, che conduce il Polisario in una strategia di diffidenza sistematica della legalità internazionale".

"lo spostamento di centinaia di persone che vengono dall'Algeria e il loro inquadramento con elementi militari, forniti in civile per la circostanza, caratterizzano questa violazione", deplorano di stessa fonte.

La CSCSM denuncia anche violazione del diritto dell'uomo e il diritto internazionale umanitario, come pure le condizioni deplorevoli e misere in cui vivono centinaia dei  sequestrati, privati della loro dignità umana ed il loro diritto più elementare alla circolazione e all'espressione.

Le parti che hanno sostenuto questa manifestazione imbarazzata "mettono nel pericolo la vita  di queste sequestrati, la cui situazione è già singolare, poiché non sono stati mai identificati o registrati dal HCR", indica la CSCSM.

"si prendono anche una responsabilità diretta nella deviazione dell'aiuto umanitario, fornito dalla Comunità internazionale, per le necessità di quest'operazione di propaganda pura", nota, affermando che con l'ampia autonomia proposta dal Marocco, il regno offre una "possibilità storica per uscire dal vicolo cieco nel quale si trova questa cartella".

"Questa proposta è all'unanimità considerata dalla Comunità internazionale come una soluzione equa e realizzabile." È per questo che, denunciamo con la più grande fermezza "la tenuta di questo congresso, sottolinia la CSCSM che lancia" un appello solenne alla sospensione di tali rapporti d'affari ed alla liberazione delle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf sul suolo algerino, che aspirano soltanto alla loro libertà ed il ritorno alla madre patria "."

"Come lei sa, il Marocco si è impegnato, sotto la condotta della sua maestà il re Mohammed VI, in un processo d'ammodernamento delle sue istituzioni e di sviluppo economico, sociale e culturale."

Il Marocco si preoccupa oggi di consolidare questo cambiamento e soprattutto regolare in modo pacifico e perenne questo conflitto, ed al di là dell'arrivo del grande Magreb ", conclude la lettera."

Fonte: MAP

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale-

 

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