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venerdì 17 maggio 2024
 
 
 
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 il Marocco ha chiamato le istituzioni dell'Unione europea (UE) a denunciare i rapporti d'affari irresponsabili e provocatori del "polisario" e gli atti d'ostruzione ad una soluzione definitiva alla questione del Sahara condotti dai separatisti che si preparano ad organizzare il loro "congresso" nella zona tappo di Tifariti.



In una lettera indirizzata alla presidenza dell'Unione europea, al Consiglio dell'UE, alla Commissione ed al Parlamento europei, il Marocco sottolinea che si tratta di una nuova violazione degli accordi della tregua proclamata nel 1991.

Si tratta anche, aggiunge la lettera indirizzata alle istituzioni europee dall'ambasciatore del Marocco presso le Comunità europee, il sig. Menouar Alem, notizie manovre del "polisario" mirando ovviamente silurare la dinamica positiva generata dall'iniziativa marocchina d'autonomia consolidata dalle ultime risoluzioni del Consiglio di sicurezza (1754 e 1783) e dell'assemblea generale e salutata da tutta la Comunità internazionale.

Questi rapporti d'affari, ha sottolineato la lettera indirizzata anche agli alti funzionari dell'UE ed a molti eurodeputati, mettono in pericolo il clima di serenità che deve prevalere a questa tappa determinante del processo di negoziati tra le parti.

La lettera ricorda che dalla proclamazione della tregua, "il polisario" si è reso responsabile di molte violazioni, precisando che le relazioni del segretario generale delle Nazioni Unite sono la migliore prova e che nessun documento dell'ONU riconosce una divisione qualunque del territorio, o una presunta sovranità del "polisario" sulla zona all'est del dispositivo di difesa.

 Il Marocco, prosegue la lettera, si rammarica che "il polisario" utilizza ancora una volta ed al dispetto del diritto umanitario, la popolazione civile nel quadro di un'operazione propagandista in una zona ad alto rischio, nella speranza di darsi una parvenza di legittimità e di rappresentatività della popolazione del Sahara, di cui rappresenta soltanto una minoranza, che inoltre presa in considerazione nei campi di Tindouf non può esprimersi liberamente.

Pertanto, aggiunge la lettera, lo spostamento di centinaia di persone e il loro inquadramento con elementi militari, forniti in civile per la circostanza, costituisce, come lo ha sottolineato il segretario generale dell'ONU, "una violazione dell'accordo militare no.1" (Cf alle relazioni S/2005/254 del 19 aprile 2005 e S/2007/207 del 30 aprile 2007) e "contribuiscono ad un'esacerbazione delle tensioni in loco e possono causare un deterioramento della situazione lungo la parete della difesa". (Cf relazione S/2005/648 del 13 ottobre 2005).

 L'ambasciatore ha ricordato che nelle province del Sud, la popolazione partecipa attivamente tanto a livello locale e regionale che nazionale nella vita politica, economica, sociale e culturale del Marocco, come ciò è stato dimostrato in modo notevole in occasione delle ultime elezioni legislative in settembre scorso dove il tasso di partecipazione in questa regione è stato più elevato rispetto alle altre regioni del Marocco e si situava tra 52 pc e 64 pc.

 L'ambasciatore ha anche messo in evidenza il ruolo del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani (CORCAS), istanza rappresentativa delle varie categorie della popolazione della regione, nell'elaborazione dell'iniziativa marocchina d'autonomia per il negoziato di uno statuto della regione del Sahara e la sua partecipazione in modo attivo al processo di negoziati in corso.


Fonte:MAP
-Notizia riguardo alla aquestione del Sahara Occidentale-

 


      
      
      
      

 

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