"questa situazione d'instabilità costituisce una muffa fertile ai traffici di armi, di droghe e di esseri umani, ed alla proliferazione di confusi terroristii che minacciano la stabilità della regione molto intera", ha sottolineato SM il Re, in un discorso indirizzato al secondo vertice UE (Lisbona il 8-9 dicembre), di cui lettura è stata data dal primo ministro, il sig. Abbas El Fassi.
Il trattamento che riserverà il partenariato UE alle sfide che si pongono al continente africano, ha insistito il sovrano, "dovrebbe essere preceduto da una risposta strategica alla minaccia lancinante che spia la sovranità, l'unità nazionale e l'integrità territoriale di ogni paese africano".
Se la pace e la sicurezza sono due condizioni necessarie allo sviluppo duraturo, ha notato il sovrano, "la preservazione dell'unità e dell'intesa nazionali e gli sforzi d'integrazione regionale sono altrettanto imperativi pressanti per stringere le solidarietà e riassorbire le tensioni".
E per proseguire: "le controversie e contenziosi spesso anacronistici perché ereditati di un passato compiuto, possono trovare soluzioni soltanto con il dialogo e la concertazione ed in uno spirito d'apertura e di realismo".
Tali solidarietà, han aggiunto SM il Re, "suppongono anche che le virtù di buona vicinanza e di rispetto reciproco devono prevalere in qualsiasi circostanza e non possono soffrire per atti suscettibili di urtare le sensazioni nazionali".
Il sovrano inoltre ha messo l'accento sulla necessità di sostenere gli sforzi che i paesi africani non cessano di fare per la prevenzione, la gestione ed il regolamento dei conflitti con le vie pacifiche, come pure in materia di ricostruzione.
Fonte: MAP/Maghreb Arab Press
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