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venerdì 26 aprile 2024
 
 
 
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Il processo delle Tavole rotonde è l'unica via per giungere a una soluzione politica definitiva della disputa regionale

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha ribadito i parametri chiaramente definiti nelle sue risoluzioni 2414, 2440, 2468 e 2494 per giungere a una soluzione definitiva della controversia regionale sul Sahara marocchino nel corso del suo briefing sulla questione del Sahara marocchino tenutosi giovedì conformemente alla risoluzione 2494, adottata il 33 Lo 0 ottobre 2019 si è appreso da fonti diplomatiche vicine al dossier in seno all’ONU.




Per giungere a questa soluzione, i membri del Consiglio di sicurezza hanno ritenuto che non vi fosse alternativa al processo delle Tavole rotonde, che ha riunito nel dicembre 2018 e nel marzo 2019 a Ginevra il Marocco, l’Algeria, la Mauritania e il Polisario, al termine del quale i partecipanti hanno convenuto di riunirsi nuovamente nello stesso formato.

Questa soluzione politica non può che essere realistica, pragmatica, duratura e basata sul compromesso, dei parametri già definiti nelle ultime risoluzioni e che rinviano inequivocabilmente all’iniziativa marocchina di Autonomia, la cui serietà e credibilità è stata riaffermata dal Consiglio dal 2007.

L’agitazione dell’Algeria sulla questione della nomina di un nuovo inviato personale, manifestata da un diluvio di discorsi dell’agenzia di stampa ufficiale dell’Algeria e dei suoi alleati nazionali e del Polisario, è tanto più incomprensibile in quanto interviene nel contesto del rifiuto sferrato opposto dal Consiglio di sicurezza alla candidatura di Ramtane Laamra per il posto di Rappresentante speciale del Segretario generale per la Libia.

I gesti dell’Algeria confermano ancora una volta il suo status di parte principale della controversia regionale sul Sahara marocchino.

Se l’Algeria vuole essere all’altezza del ruolo che le assegna la risoluzione 2494 del Consiglio di sicurezza, il suo attivismo dovrà essere mobilitato per rafforzare il suo impegno nel processo delle Tavole rotonde, in modo costruttivo e dimostrando realismo e di compromesso, fino al suo completamento.

L’Algeria, inoltre, si è sforzata di introdurre nei lavori del briefing un riferimento al COVID-19, in un sfortunato tentativo di strumentalizzazione della pandemia, al fine di rispettare lo spirito di cooperazione e di solidarietà che dovrebbe presiedere alla lotta contro questa malattia in questi momenti particolari.


- Notizia riguardo alla questione del Sahara occidentale/Corcas-



https://www.un.org/securitycouncil/fr

 

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