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venerdì 17 maggio 2024
 
 
 
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Il consolidamento dei diritti acquisiti della causa nazionale costituisce la prima priorità dell'azione della diplomazia marocchina, e ciò conformemente alle alte istruzioni di SM il Re Mohammed VI, ha affermato mercoledì il ministro degli affari esteri e della cooperazione, il sig. Taib Fassi Fihri.


Il sig. Fihri, che interveniva durante una riunione della commissione degli affari esteri, della difesa nazionale e degli affari islamici della camera dei rappresentanti, dedicata all'esame del bilancio settoriale del suo ministero, ha rilevato che la questione del Sahara marocchino ha conosciuto, durante i due ultimi anni, un'evoluzione positiva resa possibile grazie all'iniziativa del Marocco di concedere una larga autonomia alle sue province del sud. 

Il sig. Taib Fassi Fihri ha ricordato che la proposta marocchina è il frutto di ampie concertazioni ai livelli locali, nazionali, regionali ed internazionali. 

Il ministro ha ricordato anche l'adozione da parte del Consiglio di Sicurezza della risoluzione 1754 che ha permesso di avviare un nuovo processo basato sul negoziato, prendendo in considerazione i recenti sviluppi rappresentati dalla proposta marocchina di autonomia, che il Consiglio ha giudicato seria e credibile. 

Sulla scia di questa nuova dinamica, si sono tenuti due round di negoziati a Manhasset in giugno ed agosto scorsi, durante i quali la delegazione marocchina aveva posto l'accento sull'inapplicabilité dei piani anteriori nonché delle proposte, oramai obsolote, ed aveva precisato che l'iniziativa marocchina, globale ed indivisibile, costituisce la piattaforma dei negoziati ed una via d'uscita della crisi, ha aggiunto il ministro. 

Durante i negoziati, il Marocco ha realizzato delle importanti conquiste, si è rallegrato il sig. Fihri, citando la partecipazione attiva ed efficace a queste trattative del consiglio reale consultivo per gli affari del sahara (CORCAS), una partecipazione che ha scosso seriamente il mito della rappresentatività del "polisario" del cosidetto "popolo sahrawi". 

Ed è anche in questo ambito che si è tenuta la riunione annua della quarta commissione dell'assemblea generale dell'ONU, ha ricordato il sig. Fihri, aggiungendo che grazie alla ferma posizione adottata dalla delegazione marocchina durante i negoziati con l'Algeria sul progetto di risoluzione, il Marocco è riuscito ad imporre una risoluzione che modifica in profondità il contenuto, il referenziale e l'approccio che la commissione adottava per trattare questa questione dal 1965. 

La risoluzione 1783 del Consiglio di sicurezza, adottata nel mese di ottobre scorso, ha consacrato questo approccio, dato che non solo ha preservato i diritti acquisiti, ma li ha garantiti e rinforzati, ha proseguito il ministro degli affari esteri e della cooperazione, spiegando che il Consiglio di sicurezza ha salutato all'unanimità dei suoi membri la proposta marocchina. 

Il Consiglio ha chiamato anche al proseguimento dei negoziati ed alla presa in considerazione degli sforzi impegnati dal 2006, alludendo in modo chiaro e senza equivoco al processo di preparazione dell'iniziativa marocchina, alla sua proclamazione e alla sua presentazione ufficiale alle Nazioni Unite, ha concluso il ministro.  

Fonte: MAP 
- Notizia concernente la questione del Sahara occidentale -

 

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