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venerdì 29 marzo 2024
 
 
 
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Khalihenna:l'autonomia  rende possibile ai sahraoui la realizzazione dei loro sogni

Il presidente del Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), il Sig. Khalihenna Ould Errachid, è stato ospite del programma "Liqaâ al yaoum", diffuso il 27 agosto dal canale satellitare "Al-Jazeera".  




Nel suo colloquio, il presidente del CORCAS ha sottolineato che il progetto di autonomia delle province del sud è di natura tale da soddisfare le attese di tutte le parti e costituisce il miglior mezzo per risolvere la questione del Sahara, conformemente alla legalità internazionale. 

Il Sig. Khalihenna Ould Errachid ha indicato che il progetto di autonomia permetterà ai Sahrawi di "concretizzare il loro sogno storico di godere dei loro diritti e di una vita dignitosa dentro la loro patria", come aiuterà il Marocco a "consolidare indiscutibilmente la sua sovranità" sulle sue province.   

Questo progetto si rivolge all'insieme dei Sahrawi, compresi quelli sequestrati nei campi di Tindouf che "aspirano ad una soluzione veloce e definitiva a questa questione", egli ha assicurato, rilevando che il conflitto del Sahara non ha portato niente di positivo né alle popolazioni di questa regione, né al Magreb, né al continente africano. 

Questo conflitto ha piuttosto "ritardato l'edificazione del Magreb Arabo, diviso l'Africa e costituisce ancora un nucleo di tensione nella regione da eliminare." 

Invitando i capi del Polisario a fare prova "di realismo, di discernimento e di buon senso", il presidente del CORCAS li ha anche invitati a non ostacolare il rientro dignitoso dei nostri figli e di nostri parenti alla loro madrepatria". 

Il fronte Polisario dispone oggi di tutte le possibilità di realizzare l'insieme delle sue rivendicazioni che consistono in "assicurare la dignità dei figli del Sahara dentro il Regno del Marocco e a realizzare le rivendicazioni storiche nei campi politici, economici, sociali e culturali." 

Ha ricordato le condizioni deplorabili in cui vivono le popolazioni dei campi di Tindouf ed i trattamenti disumani che inflitti a loro, dalle forze di sicurezza del Polisario, notando che i sequestrati "sono stanchi di questa situazione e auspicano il ritorno in patria." 

Le divergenze potrebbero infettarsi in seno ai campi, se la direzione del Polisario non inizia in termini brevi dei negoziati destinati a mettere fine a questo conflitto per l'adozione dell'autonomia il più presto possibile. 

  D’altra parte, il Sig. Khalihenna Ould Errachid ha notato che il CORCAS adotta l'approccio del dialogo coi detenuti sahrawi che hanno beneficiato della grazia reale "affinché seguano la strada più efficiente per realizzare i loro obiettivi, quella del dialogo, dell'azione politica, civica e dell'abbandono della violenza". 

Il CORCAS è incaricato "di una missione di riconciliazione" tendente a contribuire nella concretizzazione del "grande progetto che i popoli della regione stanno accarezzato dagli anni 1950, ossia l'edificazione di un Magreb Arabo, rivolto verso il futuro, con nuovi orizzonti portatori di speranza e di avvicinamento." 

  Rievocando l'azione del CORCAS, il Sig. Khalihenna Ould Errachid ha ricordato  l'ultima riunione da questa Istituzione dedicata all'esame del progetto di autonomia e che ha dato luogo alle discussioni sui diversi aspetti di questo progetto ed alla formulazione delle  proposte per il suo arricchimento. 

  I dibattiti di questa sessione "storica", ha spiegato, erano impressi di "franchezza e di democrazia" e hanno permesso all'insieme dei membri del Consiglio di esporre le loro idee "senza costrizioni né orientamenti" e "nel limite delle norme dell'autonomia internazionalmente riconosciute e nel rispetto delle costanti della sovranità del Regno." 

In occasione di questi dibattiti, i Sahrawi hanno preso coscienza dei profondi cambiamenti in corso sia in Marocco sia nell'insieme della regione, egli ha notato. 

 

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