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venerdì 17 maggio 2024
 
 
 
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Stampa scritta

I campi di Tindouf, in Algeria, sono un « santuario di non diritto » e di negazione dell'umanità", ove si perpetuano delle "pratiche degne della triste e celebre epoca della schiavitù dei neri", afferma il giornale del Mali "L'Aube".


Commentando il rapporto 2007 degli Stati Uniti sulla schiavitù, il giornale del Mali afferma che a seno dei campi siti sul territorio algerino, il "Polisario si dedica alle peggiori estorsioni a scapito della dignità" delle popolazioni.   

"Il movimento separatista continua a schernire i diritti di migliaia di bambini, deportandoli sistematicamente verso Cuba e esercitando in definitiva una forte coercizione sui loro genitori nei campi di Lahmada", sottolinea il giornale. 

Per quanto concerne le pratiche schiavistiche dei separatisti, il giornale cita le recenti dichiarazioni pubbliche di due giornalisti australiani, Daniele Fallshaw e Violeta Ayala, relative a "la persistenza di questa pratica nei campi della vergogna." 

"I due reporter hanno potuto osservare, durante il loro soggiorno nel mese di maggio scorso a Tindouf, l'esistenza di clivaggi tra i servi neri ed i padroni bianchi", sottolinea il giornale, ricordando che i due giornalisti stessi sono stati sequestrati dal Polisario "per impedire loro di gettare la luce sulla realtà della schiavitù a Tindouf." 

Fonte: MAP 
- Notizia concernente la questione del Sahara occidentale - 

 

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