"Attraverso le dichiarazioni dei paesi nel mondo intero che salutano questa iniziativa marocchina, si può affermare senza rischiare di sbagliarsi che l'impegno del Marocco è senza pecca rispetto alla risoluzione di questo conflitto che divide gli africani", indica "Nouvel Horizon", il giornale a grande tiratura della stampa del Mali. 

  Riguardando la risoluzione 1754 adottata dal Consiglio di sicurezza sul Sahara, il giornale sottolinea che l'iniziativa marocchina è stata salutata dalla comunità internazionale "a causa del suo spirito di apertura e del suo carattere flessibile che crea una nuova dinamica ed un nuovo approccio nella risoluzione definitiva della vertenza tra il Marocco ed i suoi avversari che contestano la sua sovranità sulle sue province del Sud." 

  Per il quotidiano del Mali, il Polisario "rischierebbe di essere messo in minoranza" perché una grande parte del mondo pensa che la proposta marocchina costituisca un'avanzata per aprire i negoziati al fine di regolare definitivamente il problema del Sahara. 

  La stessa fonte chiama le altre parti a "mostrare come il Regno del Marocco, la propria buona fede, per non essere considerate come degli istigatori di questo conflitto per altri interessi." 

  Del suo lato, il quotidiano "Le Républicain" sottolinea che l'iniziativa marocchina, caratterizzata dalla sua apertura e dalla sua flessibilità, è stata adottata dal Consiglio di Sicurezza nella sua risoluzione 1754. 

  Ha aggiunto che questa risoluzione che seppellisce il piano Baker, si esprime in favore di una soluzione politica, giusta, durevole e reciprocamente accettabile e lancia un appello alle parti ed agli Stati della regione per continuare a cooperare pienamente con l'ONU per mettere fine all’attuale impasse ed andare avanti verso una soluzione politica. 

  Il giornale "Les Echos" indica, da parte sua, che la proposta di autonomia presentata dal Marocco è "coraggiosa" e risponde alle aspirazioni delle popolazioni sahrawi, precisando che il progetto marocchino non ha niente da invidiare alle autonomie come sono praticate nel mondo."