Denominata Takbar Haddi, che è trattata dal Polisario e l'Algeria, vuole trasformare il decesso di suo figlio, Mohamed Lamine Haidalla, "in un affare politico (...) per dare l'impressione che i diritti dell'uomo sono violati al Sahara", sottolinea in un articolo il quotidiano canariano Provincia, notando che non è la prima volta che il Polisario tenta di strumentalizzare politicamente un affare normale.
Haidala aveva perso alle sue ferite in un ospedale di Agadir in seguito ad un litigio con vicini a Laâyoune, ricorda.
Attraverso le sue manovre a Laâyoune ed a Las Palmas, la famiglia del defunto, in particolare sua madre ed suo fratello, cerca di fare di questo giovane di 21 anni, che era stato condannato varie volte a pene di prigione, uno supposto "martire per la libertà", ha fatto osservare il giornalista Manuel Vidal che ha raccolto prove nella città marocchina di Laâyoune presso molte persone i cui commercianti vittime degli atti di questo individuo e che attestano che questo ultimo era conosciuto per essere un delinquente che mostrava un atteggiamento aggressivo.
Dopo avere ricordato che questo giovane è stato abbandonato da sua madre dal 2004, il giornale canarien indica che Mohamed Lamine "non aveva convinzioni politiche" ed era stato stabilito dalla polizia dieci volte dal 15 marzo 2012 per traffico e consumo di droghe, intossicazione, distruzione dei beni pubblici, aggressione con arma bianca e violenza.
Nello stesso contesto, Provincia riporta la posizione della tribù Laaroussiyine che ha affermato che denominata Takbar Haddi aveva lasciato il Marocco nel 2004 per installarsi alle isole Canarie e che questa madre, che pretende di difendere i diritti di suo figlio, non ha mai cercato di avere delle sue notizie durante 10 anni, dopo essersi sposata con un altro uomo nell'arcipelago canarien.
D'altra parte, la pubblicazione rivela che il Polisario ha subito recentemente inversi seri in seguito alla pubblicazione con l'Ufficio europeo antifrode (OLAF) di una relazione secondo la quale l'Algeria e il Polisario procedono da anni alla deviazione di una grande parte dell'aiuto umanitario internazionale destinato alle popolazioni sequestrate nei campi di Tinduf, come pure la non inclusione da parte del consiglio di sicurezza nella sua ultima risoluzione del principio della sorveglianza dei diritti dell'uomo al Sahara.
- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas -