L'autore dell'articolo, Jennifer Rubin, ricorda a questo proposito le conclusioni di una recente relazione del Think Tahank americano ''Carnegie Endowment for international Peace'' che afferma che la congiunzione d'interesse e la collusione avverata tra l'AQMI ed il Polisario costituiscono la matrice di un'organizzazione terroristica alle conseguenze ''incalcolabili'' per la stabilità e la sicurezza di un insieme geografico che va dal Magreb alle grandi dimensioni del Sahel.
Campi del Polisario a Tindouf in Algeria
Washington Post rileva anche che i giovani sahraoui, parcheggiati nei campi desertici di Tindouf senza alcuna prospettiva di futuro, si sentono ''sempre più disillusi da una casta dirigente del Polisario corrosa dalla corruzione ed il clientelismo'', che si rammarica di vedere la non risoluzione della questione del Sahara mettere nel pericolo le aspirazioni della regione maghrebina all'integrazione economica ed alla sicurezza comune.
Citando le opinioni dell'esperto americano delle questioni africane e del terrorismo, Peter J. Pham, il giornale ha fatto anche osservare che l'assenza di prospettive di futuro e libertà politiche di cui soffre la gioventù sahraoui dei campi di Tindouf la rendono così vulnerabile all'appello di sirene dei gruppi estremisti ed una preda facile per i reclutatoriu di Al-Qaida e consorti, che fanno presa di ostaggi con domanda di riscatti la loro attività di scelta nella regione.
Specialisti analizzano le relazioni tra il Polisario e l'AQMI
- Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas -