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giovedì 28 marzo 2024
 
 
 
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Khalihenna: la riconciliazione é la base della solluzione esemplare alla questione del sahara

La soluzione fondata sull'autonomia è la soluzione ideale per il conflitto al Sahara Il dirigente sahraoui Khalli Henna Ould Errachid, che, occupa attualmente il posto del presidente del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani, afferma che la soluzione consensuale fondata sull'autonomia è la soluzione ideale per il conflitto al Sahara occidentale.


Questa dichiarazione interviene in un'intervista che ha dato "ad Al Youm" di cui quale, egli ha evocato la realtà del conflitto, l'azione del Consiglio consultivo degli affari sahariani nominato dal sovrano marocchino, Re Mohammed VI, destinato a svolgere un ruolo importante per il regolamento del conflitto durante la prossima tappa. Ould Errachid è sorto nel novembre 1951 a Laayoune nel momento in cui Sahara occidentale era sotto il potere spagnolo, mentre le altre regioni del Marocco intensificavano la loro rivoluzione armata contro il sistema del Protettorato.

Ha fondato la parte dell'Unione nazionale Sahraoui spagnola, conosciuta sotto la sua iniziale PUNS. Sotto la sovranità marocchina Ould Errachid è stato scelto per occupare il posto del ministro degli affari sahraoui tra il 1977 ed il 1992, nei diversi governi che si sono succeduti al Marocco. Ha rappresentato la città di Laayoune come deputato al Parlamento per il periodo che va di 1977 al 2002. Ould Errachid è considerato come uno del fondatore della parte della raccolta degli indipendenti, da cui si è ritirato nel 1982, per fondare la parte nazionale democratica. Sotto il testo dell'intervista: Girare la pagina del passato

 Al Youm: Cominciamo con l'amnistia decretato da SM Roi Mohammed VI a vantaggio di 48 condannato i sahraoui su raccomandazione del Corcas che presiedete. Ciò significa che il corcas ha già iniziato il suo lavoro?

 Sig. Khalli Henna Ould Errachid: Infatti, è una prova concreta che il Consiglio ha avviato la sua azione, l'azione seria e costruttiva, l'azione politica a livello elevato. Questo passo fatto da SM Roi Mohammed VI per amnistiare coloro che restano condannati degli ultimi eventi verificati nelle province del sud (sahraoui), è la prova innegabile per il fatto che la politica che ha instaurato è conforme a ciò che annunciava il suo discorso del 25 marzo scorso a Laayoune, che riguarda la riconciliazione definitiva e totale con i Sahraoui, girando la pagina del passato con i suoi problemi ed aprendo una nuova pagina imperniata soprattutto sulla costruzione del Marocco su basi solide, forti e modernistes in tutti i settori. Così, la politica attuale tende a mostrare che il progetto marocchino che dirige il re è un progetto serio e credibile. Il progetto Baker è definitivamente sepolto

Al Youm: Oltre a avere raccomandato all'estensione della missione delle Nazioni Unite al Sahara, l'ultima relazione di Kofi Annan ha invitato le parti del conflitto ad una soluzione politica giusta ed accettata da tutti. È che ciò vuole dire che il progetto di James Baker ed il referendum d'autodeterminazione sono definitivamente abbandonati?

KOE: È giusto, è la prima deduzione che si tira della relazione di Kofi Annane, attualmente dinanzi al Consiglio di sicurezza, in sospeso di decisione.

Così, Kofi Annan ribadisce, in modo innegabile che il progetto di James Baker è definitivamente sepolto. Poiché è un progetto che non è adattato alla situazione che riguarda la cartella del Sahara. Nello stesso modo, il progetto di referendum fondato sull'identificazione che ha occupato le Nazioni Unite durante per anni non poteva realizzarsi, poiché l'Organizzazione delle Nazioni Unite non ha mai realizzato referendum sulla base dell'identificazione, dalla sua fondazione in 1948, nessun referendum. È per ciò che questo referendum è irrealizzabile. Le tribù sahraouies registrate dall'ONU non abitano soltanto nel Sahara marocchino, ma anche nei paesi vicini che sono: l'Algeria, la Mauritania ed il nord del Mali. Allora se vogliamo organizzare un referendum libero, onesto, democratico e giusto, l'operazione referendario deve includere tutti i Sahraoui distribuiti in questi vari paesi. E ciò non è ovviamente possibile. Di qui dell'impossibilità assoluta di organizzare un referendum fondato sull'identificazione. Noi resta allora, soltanto un accordo politico che soddisfa tutte le parti. Il progetto d'autonomia rende giustizia ai Sahraoui

Al Youm: In reazione, il capo del Polisario ha qualificato come ingiustizia il progetto d'autonomia riguardo ai Sahraoui, mentre il governo marocchino tramite il suo portavoce, Nabil Benabdallah rifiuta ogni negoziato con Polisario, anche se è favorevole per un negoziato con la parte algerina. Voi come Consiglio consultivo sahraoui, quale è la vostra posizione a proposito di queste reazioni?

KOE: Il progetto d'autonomia non costituisce alcun pregiudizio per i Sahraoui, al contrario, è una giustizia che è resa loro in vari settori. In primo luogo, è una giustizia che loro è resa pea quanto riguarda il riconoscimento ufficiale del loro posto nell'ambito dello Stato marocchino, come componente fondamentale della nazione marocchina, attraverso la storia. In secondo luogo, l'autonomia non è iniqua verso i Sahraoui riguardando l'autodeterminazione, poiché concede loro diritti, non soltanto economico e sociali, ma così politici. Vale-a-dire che è un progetto che apre per i bambini di questa regione la possibilità di essere i padroni della loro terra, di gestire i loro affari loro anche. Permette loro, sul piano economico, di usufruire di tutti i vantaggi e preserva, sul piano sociale tutte le abitudini che sono loro specifici, in un contesto globale, quello del regno del Marocco. Poiché, gli abitanti dell'Sahara possiedono un legame storico e religiosi con il re del Marocco, un legame per i loro bambini, come per i loro antenati, che può essere abbandonato sotto qualunque condizione, cioè Al Baiaa.

I diritti politici, economici e sociali fanno seguito a questa Baiaa. Diritti che comprende l'autonomia. Prestito da negoziare con Polisario Naturalmente e per mettere in applicazione il progetto d'autonomia, siamo pronto ad avviare negoziati con i membri del fronte Polisario, che sono il nostro fratello ed i nostri genitori, e che purtroppo, sono stati portati dalle condizioni mondiali e le condizioni del Marocco ad adottare questa posizione estrema. Ma, ora non hanno più nessun pretesto per rivendicare il sEparatismo, soprattutto soltanto tutte le rivendicazioni dei Sahraoui sono realizzate dal progetto d'autonomia. Per quanto riguarda il paese fratello, l'Algeria, dicono, loro, non di essere partito dal conflitto. Rispondiamo loro, dicendo, bene, noi abbiamo fiducia in ciò che voi dette. E chiederemo loro dunque, di lasciare di parte i litigi del passato, del tipo dei problemi delle frontiere. Il regolamento di questi problemi è terminato e fanno parte del passato. Chiederemo loro dunque, di aiutarsi ad avviare i negoziati con i nostri fratelli del Polisario per riunire i Sahraoui e porre le basi del governo d'autonomia, che garantirà a tutti i loro obiettivi e scopi. Garantirà in Marocco la sua sovranità definitiva. Realizzerà per i Sahraoui Marocchini le loro rivendicazioni politiche, economiche, sociali e culturali e preserverà all'Algeria la sua dignità, poiché ha aiutato I Sahraoui durante tanti anni e li ha dunque aiutati ad ottenere qualcosa di concreto ed i suoi sforzi non saranno stati inutili. La pace cancella ciò che la precede

Al Youm: Avete chiamato il capo del Polisario ad accettare la proposta d'autonomia ed avete segnalato che essete vicino da aiutarla ad essere il primo presidente dell'autorità d'autonomia, mentre numerosi sono coloro che chiedono che sia proseguito come criminale di guerra, considerando i carichi di cui è oggetto da parte dei prigionieri di guerra marocchini e degli abitanti dei campi?

 KOE: Ascoltate, la pace cancella ciò che la precede. E perché la riconciliazione è una parte fondamentale della pace, allora non possiamo riportare i litigi quando ci orientiamo verso la pace. Siamo vicino da aiutare il nostro fratello Mohamed Abdelaziz (il capo del Polisario) a prendere la presidenza dell'autorità d'autonomia, di tutta la nostra forza ed energia, nel quadro della sovranità marocchina e sotto la direzione del Re Mohammed VI. È l'espressione della nostra volontà di girare la pagina del passato ed aprire una nuova pagina.

 Al Youm: dice che desiderate incontrare il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, dove sono i preparativi per realizzare ciò?

KOE: Inizialmente, abbiamo appreso che il presidente Bouteflika era in consultazione medica, allora la desideriamo un ristabilimento rapido ed una buona salute. Per quanto riguarda la risposta alla vostra domanda, ho effettivamente sollecitato di SM il re l'autorizzazione di discutere con il presidente Bouteflika e con il governo algerino, perché vogliamo dire loro direttamente che siamo dei Sahraoui autentico e che la maggioranza dei Sahraoui che vive sotto la sovranità marocchina considera che l'autonomia è l'unico mezzo per realizzare la riconciliazione e che quest'autonomia noi basta. Il continente africano è pieno di problemi e di crisi. I paesi povero fondato su basi tribali non hanno riesce. Egli là alla Somalia, il paese arabo e fratello africano, da cui il principale problema è costituito dal disaccordo delle tribù che lo compone. Osservate ciò che avviene oggi al Darfour all'ovest del Sudan, dove entretuent le tribù…. Così, la costruzione di una piccola entità fondata su basi tribali è impossibile, poiché sarà una zona di tensione che causerà drammi nel Magreb arabo ed il continente africano, ed anche il mondo.

Al Youm: Avete iniziato il vostro contattati con le tribù sahraouies tanto all'interno del Marocco che all'esterno?

KOE: Certamente, dal primo giorno, 25 marzo scorso, abbiamo iniziato i nostri contattati interni ed esterni a spiegare questo passo storico. Un passo senza precedenti in Marocco, che arriverà, certamente alla riconciliazione storica. Abbiamo iniziato a spiegare la proposta, ai cittadini, attraverso i mezzi d'informazione e di comunicazione. E conformemente alle prime reazioni, la maggioranza dei Sahraoui è soddisfatta di questo progetto.

Fonte: "Al Youm Assiyassi"


 

-Notizia riguardo alla questione del Sahara Occidentale/Corcas-

 

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