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venerdì 17 maggio 2024
 
 
 
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Le sessioni

In allegato il testo integrale del comunicato finale della sessione straordinaria del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani, che è stato chiuso oggi ad Rabat.



Conformemente alle missioni di cui è caricato a favore della difesa dell'integrità territoriale e l'unità nazionale del regno e conformemente alle disposizioni del Dahir reale che lo istituisce numero 10681 pubblicato 24 Safar 1427 del Egir, il 25 marzo 2006, il Consiglio reale consultivo degli affari sahariani ha tenuto una riunione straordinaria lunedì il 16 aprile 2007 a Rabat.

 L'ordine del giorno di questa riunione comprendeva un punto unico e d'attualità dedicato “all'iniziativa per il negoziato sul progetto d'autonomia al Sahara„, rimessa dal regno del Marocco, gli 11 che corre, al segretario generale delle Nazioni Unite, che deve presentarla al Consiglio di sicurezza.

Il Consiglio ha espresso inizialmente con orgoglio tutta la sua considerazione per la decisione presa dalla sua maestà Re Mohammed VI, che dio lo assiste, di associare i suoi argomenti di queste regioni alla messa in atto delle basi concettuali per l'elaborazione dell'iniziativa che assegna alla regione del Sahara l'autonomia della quale i cittadini di questa regione le gestiranno stessi loro affari politici, economici, sociali e culturali, tramite istituzioni elette garantite dalla costituzione.

- Considerando gli echi positiva e la soddisfazione con i quali quest'iniziativa storica, seria e coraggiosa, che costituisce il quadro ideale per regolare un conflitto che soltanto non è troppo durato, è stato accolto sul piano internazionale, nazionale e locale;

- Considerando che quest'iniziativa è l'unica scelta politicamente applicabile in conformità con la legalità internazionale per regolare definitivamente questo problema;

- Convinto che la non applicazione di questa scelta possa essere soltanto una frode ed un 'subterfuge' per evitarsi e non faranno che prolungare le condizioni inumane di cui soffrono gli abitanti dei campi di Tindouf privati del ritorno alla madre patria;

- Considerando che quest'iniziativa costituisce un'opportunità ed una possibilità che permette alle Nazioni Unite di risolvere questa cartella alla soddisfazione di tutti e secondo il principio “né di vincitore né superato„, e che egli si tratta di una soluzione politica consensuale e definitiva, che garantisce la pace e la sicurezza nella regione e facilita la costruzione dell'Unione del Magreb arabo su basi solide e sane conformemente alle aspirazioni dei popoli di questa regione, atta ad evitare così i rischi della balkanizzazione e dell'instabilità sui piani arabi ed africani;

Il Consiglio azionato da una convinzione ed un patriottismo autentico dichiara che quest'iniziativa è una riaffermazione dei legami storici che sono sempre esistiti tra le tribù del Sahara ed i sovrani della nazione marocchina ed il trono glorioso alaouita.

 È anche il rinnovo del legame indefettibile di fedeltà che nulla potrebbe demolire.

 - Avendo rinnovato il suo attaccamento al carattere incoronato di queste costanti della nazione così come si manifesta nell'unità nazionale e territoriale, come pure il rispetto totale della sovranità non negoziabile del regno del Marocco su tutte le sue regioni di Tangeri a Lagouira, il Consiglio dichiara il suo sostegno totale ed incondizionato all'iniziativa marocchina per il negoziato di uno statuto d'autonomia della regione del Sahara, perché è la soluzione giusta, equa e soddisfacente per tutte le parti e perché risponde alle specificità della regione del Sahara, alle aspettative dei suoi abitanti ed è conforme agli sforzi delle Nazioni Unite ed agli standard internazionali dei regimi d'autonomia che sono una delle forme più avanzate dell'autodeterminazione dei popoli, con il rispetto del principio della sovranità e dell'integrità territoriale della nazione, come precisato dalla carta delle Nazioni Unite.

 Il Consiglio ribadisce la sua mobilizzazione costante dietro SM Re Mohammed VI che dio lo assiste, per difendere l'unità e la sovranità del Marocco, come pure il suo attaccamento indefettibile al trono glorioso alaouite Fatto a Rabat, lunedì 16 aprile 2007

 

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